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«NON ho complessi verso Berlusconi: purtroppo non sono proprietario di tre televisioni, altrimenti lo sovrasterei io».

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Poi ha affrontato anche il delicato tema di un risultato elettorale sul filo del rasoio con il rischio del pareggio. «Chi vince deve governare, chi perde deve fare l'opposizione. Questo è il principio dell'alternanza. Ma se non sarà possibile garantire la governabilità, si tornerà alle elezioni. Altre scorciatoie non sono utili». Casini ha rilanciato anche la tesi di una «campagna elettorale che si gioca al centro. C'è una fetta di diversi milioni di italiani cui noi facciamo appello: perchè più forte sarà l'Udc più forte sarà la cultura del rispetto delle istituzioni». Casini esclude che si possa dar vita a un centro autonomo dai due poli: «Il meccanismo elettorale sempre di più favorirà l'accorpamento delle forze omogenee. Per questo sono un sostenitore del proporzionale. Ma il centro, oggi, come espressione autonoma dai due poli non è un'ipotesi percorribile. Anche perchè il centrosinistra mette insieme di tutto: dai moderati come Rutelli agli estremisti no-global». Casini difende i risultati ottenuti dal governo di centrodestra e il ruolo svolto dall'Udc. «In campagna elettorale dirò: abbiamo fatto cose giuste, su altre cose potevamo fare di meglio». E a proposito della riforma della Costituzione, sottolinea: «Il federalismo è migliore oggi che con la riforma varata dal centrosinistra. Oggi, grazie anche all'Udc, abbiamo il principio dell'interesse nazionale che prima non c'era. Di questa riforma - aggiunge - mi convincono di meno il rapporto tra Camera e Senato e la questione dei poteri del primo ministro, che con tutti i lacci e lacciuoli previsti rischia l'impotenza. Comunque - conclude - noi abbiamo migliorato il prodotto». Il leader dell'Udc propone una «corsia privilegiata» per le famiglie regolari. Ricorda che la Costituzione parla della famiglia fondata sul matrimonio, dice no ai Pacs per le coppie omosessuali. «Se la versione dei Pacs è quella data da Rutelli, non si capisce che bisogno ce ne sia. Rutelli ha parlato dell'allargamento dei diritti civili delle coppie che convivono. Ma questa è una cosa su cui nessuno ha niente da ridire». «Ma i Pacs - aggiunge - rappresentano una tendenza a parificare alla famiglia tutte le forme di convivenza. E questo proprio ora che la convivenza aumenta, non solo tra persone di sesso diverso ma anche tra persone dello stesso sesso. Questa - sottolinea Casini - è una tendenza che va contrastata incentivando la formazione delle famiglie».

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