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Inizia il metodo «Mani pulite».

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Vengono usate come una clava. Interpretate per la tesi dell'uno o dell'altro. Bloccano le operazioni in corso, danno la prima spallata al sistema. E poi si trasformano in un provvedimento giudiziario rilevante, a firma del gip Clementina Forleo. Giudice che firma, poi chiude l'ufficio e manda tutti in vacanza. Nessuno può replicare, escono però altri brani di intercettazioni, il ventilatore è in azione. E sommerge tutti durante l'estate. E piega molte resistenze. Di tutti, meno uno: Fazio, che resiste. Salta la scalata all'Antonveneta. Ma rimane in piedi quella di Unipol alla Bnl. E resta al suo posto Fazio. Le acque sembrano calmarsi, ma la partita non è affatto chiusa. E infatti altre intercettazioni arrivano, si spargono sui giornali. Portano qualche mese più tardi all'arresto di Fiorani. Iniziano gli interrogatori in carcere, si diffondono indiscrezioni sul loro contenuto. I giornali ne pubblicano spezzoni. Ma non sono interrogatori in carcere: erano le memorie difensive di fine agosto presentate in procura dallo stesso Fiorani. Tutto viene spacciato come per buono. L'importante è infilare nel ventilatore, dare l'ultima spallata. Obiettivo: Fazio. E Fazio cede, alla fine si dimette. Ma non basta. Resta ancora in piedi Consorte. E se non proprio lui, almeno l'Opa di Unipol sulla Bnl. È quella che non vogliono. E allora ancora una volta, intercettazioni, giornali dei poteri forti, ventilatori. Ieri il Corriere della Sera titolava: «Fiorani-Consorte, ecco le intercettazioni». Dentro un mix di colloqui telefonici già pubblicati mesi fa, altri brani inediti, ma comunque registrati a giugno e luglio. Ancora indagini giudiziarie usate come una clava. Ancora ombre sul Governatore della Banca d'Italia orecchiato indirettamente al telefono. Eppure proprio il Governatore già due mesi fa, sulle pagine de Il Tempo, aveva affidato a Bankoch la versione di quei fatti: Consorte che era andato da lui, si era sentito domandare: «ma lei ce li ha i soldi per questa operazione?». Il gran capo dell'Unipol che spiega nei dettagli, racconta che ci sono le principali istituzioni finanziarie internazionali al suo fianco, perfino i giapponesi di Nomura. Il Governatore che apprezza, e come non potrebbe? Consorte che telefona ai compagni di cordata e spiega: «Ho fatto colpo. Fa impressione Nomura...». E che altro doveva dire? Il ventilatore muove documenti e intercettazioni nell'aria. Sparge veleni dappertutto. Trasforma anche episodi veri in menzogne. Usa spezzoni di verità per fabbricare bugie. E taglia le gambe all'Unipol e ai Ds di D'Alema che l'hanno sostenuta. È accaduto ogni giorno nell'attacco a Fazio. Bugie i regolamenti Bce, bugie le condanne ufficiali internazionali, bugie le regole interne, bugie la rivolta della banca centrale. Bugie le connivenze fra l'uno e l'altro. Sospetti, solo sospetti, su alcuni conti di questo o quel politico. Cifre cambiate e gonfiate per dare corpo a quei sospetti. Il fiume in piena travolge. travolgerà tutti. Ma non regalerà nemmeno un brandello di verità. Franco Bechis

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