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Bankitalia, la ripresa c'è. Le banche aiutino chi innova

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Una fotografia e un invito che sono emersi dalla consueta riunione semestrale tra gli istituti di credito italiani e Bankitalia. La prima dopo il fallimento delle due opa straniere su Bnl e Antonveneta, le polemiche estive tra Tesoro e Via Nazionale e le inchieste della magistratura che hanno portato all'uscita di scena di Gianpiero Fiorani. Una riunione avvenuta mentre sono ancora in corso sia le operazioni per il passaggio della Banca padovana sotto il controllo di Abn Amro una volta sbloccato il pacchetto lodigiano dalla magistratura sia l'iter autorizzativo a favore di Unipol per l'opa sulla Bnl. A Giovanni Consorte mancano acnora i via libera di Isvap e appunto di Bankitalia. Ieri accanto al Direttorio di Palazzo Koch si sono seduti i più noti protagonisti del mondo finanziario, i quattro ad delle principali banche: Alessandro Profumo (Unicredit), Corrado Passera (Intesa), Alfonso Iozzo (Sanpaolo Imi), Matteo Arpe (Capitalia) e i nuovi arrivi, come l'ad di Bpi Giorgio Olmo, a sostituire Gianpiero Fiorani. L'incontro è avvenuto mentre l'attenzione è rivolta a conoscere il destino del Governatore e a come cambieranno le regole e la governance di Bankitalia a seguito della riforma varata dal Governo a settembre. L'appuntamento romano è stato anche l'occasione per il vertice di Unicredit per illustrare l'operazione su Hvb dopo gli ultimi sviluppi. L'a.d. di Piazza Cordusio si è recato in Vigilanza insieme al responsabile Francesco Frasca uscendo da Palazzo Koch, e poi ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il presidente di Unicredit, Carlo Salvatori, ha invece fatto visita al Governatore nel pomeriggio. Nella riunione sono stati affrontati, come d'abitudine, i temi della congiuntura economica, questa volta in parte già esaminati dal Bollettino economico diffuso sabato. Le prospettive a breve termine per l'economia italiana - è emerso - segnano «un miglioramento, sulla scia della ripresa che si profila per il complesso dell'area euro, sebbene nel quadro economico persistano alcuni segnali non univoci». È inoltre arrivato un avviso alle banche «a migliorare l'allocazione del credito in favore delle imprese più dinamiche e innovative e a proseguire nella riduzione dei costi dei servizi resi alla clientela». Per quanto riguarda il credito, infine, si è rilevato come nel primo semestre dell'anno il risultato di gestione delle banche italiane abbia registrato una flessione, ma anche come si siano «nel contempo ridotte le rettifiche nette di valore su cespiti patrimoniali».

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