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«Parisi è un irresponsabile»

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Lusetti contro il collega di partito che in un'intervista ha rilanciato il Listone

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La difficile convivenza nella Margherita tra prodiani e rutelliani ieri si è arricchita di un nuovo capitolo, proprio nel giorno in cui Prodi tentava di celebrare l'unità del centrosinistra. La prima mossa stavolta è toccata al prodiano Arturo Parisi. Il quale, ieri, in un'intervista al quotidiano La Repubblica ha rilanciato l'idea della lista dell'Ulivo per sostenere Prodi. Spiazzando tutta la parte del partito che invece, fedele a Rutelli, ha già detto no a quel progetto. Una provocazione che i rutelliani non hanno affatto gradito. E nel pomeriggio è partito l'affondo di Renzo Lusetti, vicecapogruppo alla camera di Dl. Che non ha nascosto la sua irritazione e il suo stupore: «Tre volte irresponsabile l'intervista di Parisi, proprio un bel capolavoro di autolesionismo». Onorevole Lusetti, come mai si arrabbia così tanto, in fondo sono settimane che nell'Unione si parla di una possibile Lista unica se passa la riforma elettorale. «Sì ma oggi era il giorno dell'unità, dovevamo dimostrare di essere finalmente uniti. E Parisi si mette a tirare fuori un tema che è stato già archiviato. Ma io dico, come si fa? Che senso ha?» Non lo so, me lo dica lei. «Non lo capisco, davvero. È fuori luogo. A meno che non si tratti di uno spirito di rivincita dopo la sconfitta di quel progetto. Ma anche così è pazzesco. E poi la loro è stata una sconfitta onorevole, hanno avuto il 20 per cento nel partito». D'accordo però secondo molti la Lista unica potrebbe essere la soluzione migliore per prepararsi alle elezioni con le nuova legge elettorale. «Potrebbe anche essere così ma comunque questo non è il metodo. Ma come ci mobilitiamo tutti per combattere una battaglia in Parlamento contro la riforma e lui se ne esce pensando già al dopo? È come se dicessimo che abbiamo già perso. Ripeto è stata l'intervista di un irresponsabile. Anche perché in questo modo si indebolisce Prodi proprio nel giorno in cui tutti i candidati delle primarie hanno accettato di fare un passo indietro a suo favore». A proposito di Prodi, avete deciso con chi farlo candidare? «Per noi può tranquillamente presentarsi con la Margherita. Questa è la sua casa, ha contribuito a costruirla, non capisco dove sia il problema». Però non tutti nel suo partito sono d'accordo. «Non è vero. È Prodi che è indeciso perché vorrebbe presentarsi in una Lista più ampia». Quindi vede che alla fine Parisi ha ragione? «No, perché la politica ha dei tempi precisi. Ora facciamo le primarie, lasciamo che Prodi vinca e poi iniziamo a parlare se e come fare qualche cambiamento. Ma parlarne adesso è sbagliato, inopportuno. Io addirittura aspetterei di vincerle queste elezioni. L'ho anche detto a Prodi, aspetta quando sarai a capo del governo, a quel punto potrai portare avanti il progetto che vuoi, con calma. Ma parlarne ora proprio no».

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