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Andreotti: la legge c'è, va applicata

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Il problema è farla applicare. Giulio Andreotti risponde così a chi gli chiede un commento sull'annuncio del presidente del Consiglio di un disegno di legge per limitare l'abuso delle intercettazioni alla ripresa di settembre. «Noi abbiamo già una legge che potrebbe cautelare molto - dice il senatore a vita - prevede l'obbligo dell'autorizzazione delle autorizzazioni da parte del magistrato. Nessuno può farle senza. E poi ci sono le norme sulla riservatezza, relative non solo all'ascolto ma anche all'utilizzo. Ho sentito l'annuncio del presidente del Consiglio, ma non so quali misure in più intenda proporre». Una potrebbe essere la limitazione delle intercettazioni ai reati associativi, di mafia e terrorismo. «Ma anche adesso non si possono fare per ogni reato, l'ambito è sempre limitato. Il vero problema è la diffusione. Da noi il segreto istruttorio è violato ogni giorno e non ho molta fiducia che si riesca a fare una normativa che lo impedisca...».

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