Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Gasparri controcorrente: «Fanno bene a urlare Serve a tenere sveglio chi deve costruire»

default_image

  • a
  • a
  • a

«Le proposte anti-euro - ha affermato Gasparri - non mi scandalizzano. In una fase in cui l'Europa è in crisi va anche bene che qualcuno urli. Gli urlatori - ha aggiunto - servono a tenere svegli i costruttori, quelli che devono portare avanti un processo di unità europea e che devono stare attenti perchè rischiano di addormentarsi alla guida pensando che l'euro e la Costituzione europea siano la perfezione. Quindi, ben vengano gli urlatori - ha detto - ma non mettiamoli alla guida. In realtà l'euro non si può sostituire - ha proseguito Gasparri - perchè i problemi sarebbero maggiori di quelli che oggi emergono; oggi, infatti, vediamo i problemi nati con l'euro, ma non vediamo cosa sarebbe successo senza la moneta unica». «Paradossalmente - ha detto ancora Gasparri - quando la Lega dice che vuol tornare alla lira in Italia, sostiene un ritorno patriottico, e lo dico da Trieste, e quindi si rivela neonazionalista. Da questo punto di vista, si può dire che grazie all'Europa la Lega ha scoperto la lira e l'Italia». «A parte le battute - ha aggiunto Gasparri - occorre riflettere sul percorso europeo. Mi pare che tutto dimostri che la costruzione europea richieda una pausa di riflessione. In questo contesto - ha proseguito - fa bene l'Italia a a privilegiare l'interesse nazionale e perciò dico benvenuta alla Lega, perchè, sotto le urla, è diventata paladina dell' interesse nazionale». Concludendo, l'ex ministro delle Comunicazioni ha ribadito la necessità di una verifica del percorso europeo: «occorre capire - ha detto - se ci stiamo dirigendo alla meta giusta o se non sia meglio fermarsi all'autogrill, fare una sosta, cambiare i filtri o quant'altro». Altolà alla Lega viene da Maurizio Ronconi (Udc), presidente della Commissione Agricoltura del Senato. «La Lega non può condizionare alcunchè sulla costruzione del partito dei moderati». «Nessuno discute la volontà di continuare a rafforzare l'alleanza con la Lega - dice - ma il partito dei moderati è altra cosa perchè nazionale e proteso verso il popolarismo europeo. Dunque la collaborazione con la Lega si pone su un piano ben diverso anche da quello della Csu tedesca che partito regionalista ma anche europeista e democratico cristiano. Quindi nessun affanno alla ricerca di similitudini inesistenti e neppure alcuna confusione di identità».

Dai blog