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«Er cicoria» cavallo vincente, tutti con lui

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Aspiranti rutelliani Saccà, Gigotti e Acquaviva. Tornano i demitiani

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Ed è così che in questi giorni di frattura insanabile tra Er cicoria Rutelli e il Professore Prodi, i «margheriti» in grande imbarazzo e si interrogano sul loro futuro. Meglio dichiarare subito «sto con Francesco» come ha fatto Sgarbi, oppure aspettare di vedere dove il vento porterà i petali e poi schierarsi senza paura? Quella bella compagnia imprenditorial-finanziario-giornalistica riunita a Frascati con l'ex sindaco di Roma sembra già aver fatto il grande passo, ma tutti gli altri? Chi sta a viale Mazzini assicura invece che i «margheritosi» della Rai erano tutti prodiani. Ma adesso è tutta un'altra cosa. Tra i prodiani di ferro resta Franco Iseppi che difficilmente tornerà sulla poltrona del direttore generale. Chi invece potrebbe approfittare dell'odor di Margherita è Agostino Saccà, amico fraterno del governatore della Calabria Agazio Loiero (rutelliano), si ripresenta in pole position per la direzione generale, in tandem con il diessino più ostacolato dai diessini Claudio Petruccioli. La prima vera vittoria rutelliana sulla Rai è già rappresentata da Nino Rizzo Nervo, neo-consigliere, nemico di Prodi. Sulla sua scia cominceranno a sfogliare margherite in molti però. Perfino una di centrodestra come Anna La Rosa, tra Prodi e Rutelli sceglie Rutelli senza pensarci nemmeno. Rutelliano diventerebbe Stefano Gigotti, in attesa di incarico da tempo. E rafforzarsi Paolo Ruffini, direttore di RaiTre che nasce mattarelliano. Sta alla finestra un prodiano candidato a tutto come Giovanni Minoli, che potrebbe star bene pure all'altra metà dei petali. Chi potrebbe raccogliere margherite anche se casiniano è Sergio Valzania, che ha ospitato per quattro anni la moglie di Rutelli, Barbara su RadioDue. Poi ci sono gli ex demitiani, che ora profumano di margherite rutelliane da lontano. Come Francesco Pionati, Gigi Marzullo o il caporedattore della radio Vito Pompeo Pindozzi. Tra i nuovi c'è il sociologo Sabino Acquaviva, rutelliano entusiasta, che aspirerebbe ad un incarico di rango. Ma se i rutelliani si costruiscono a tavolino, per il vertice Rai il parto non sarà facile. Se Claudio Petruccioli dovrebbe farcela nonostante le divisioni dell'Unione, per il dg i tempi si allungano. Ora emerge l'ipotesi del ritorno di Francesco Alberoni al posto di Angelo Petroni come ottavo consigliere.

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