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le cariche di governo e di partito»

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Non è ancora chiaro quanto ampia sarà l'applicazione dei principio, ma dovrebbe riguardare oltre ai ruoli dei coordinatori regionali anche le altre cariche di partito. Lo statuto degli azzurri indica l'incompatibilità di «cariche istituzionali», termine più ampio di quello «cariche di governo». Nella nota diffusa da Forza Italia, il presidente del Consiglio sottolinea che la regola «è rivolta a dare il massimo spazio, per l'azione politica e organizzativa e per l'elaborazione culturale e programmatica, a tutte le energie disponibili, anche in vista dell'avvio del processo costitutivo del nuovo soggetto politico dell'area moderata e riformista». Forza Italia, traduce insomma Alfredo Biondi, presidente del Cn azzurro, riguadagna la sua «disinvoltura operativa» e dimostra di non vivere «di luce riflessa del governo». Per farlo, dunque, dovrà avviare il ricambio dei dirigenti che hanno incarichi di governo. Quali? Al governo sono sicuramente i coordinatori della Lombardia e della Campania, Paolo Romani e Antonio Martusciello, rispettivamente sottosegretario alle Comunicazioni e viceministro dei Beni culturali. Non è invece più incompatibile il coordinatore pugliese, Salvatore Mazzaracchio, che prima era assessore nella giunta Fitto. Al governo sono anche il vicepresidente nazionale del partito Giulio Tremonti, ora vicepremier; il ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola, che presiede il Comitato di presidenza di Fi; e il vice coordinatore nazionale, Gianfranco Miccichè, neo ministro dello Sviluppo e della coesione territoriale. Hanno invece un incarico istituzionale il coordinatore del Lazio Antonio Tajani, vicepresidente del Ppe, e quello dell'Emilia Romagna Isabella Bertolini, vicepresidente del gruppo parlamentare azzurro alla Camera. Ma nel comunicato e nel successivo commento di Sandro Bondi non sembra si parli di queste situazioni.

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