
IGNAZIO LA RUSSA «Oggi siamo una comunità vitale aperta ma fedele al proprio Dna»

Sull'immigrazione crediamo all'umanità per chi viene a lavorare ma ribadiamo la necessità di perseguire il reato di permanenza clandestina. Anche sul piano della politica estera possiamo tenere la testa alta di fronte al mondo, grazie ai nostri soldati che invece di fare i girotondi lavorano per la pace».
Dai blog

"A Caracalla un duetto con Renato Zero". Il sogno di Alex Britti


Giovanni Allevi si confessa: "Così la malattia diventa musica"


Lazio, la maledizione del falconiere colpisce ancora
