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Cossiga: «Ora Berlusconi vada al voto»

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Il presidente emerito: «Sono contento per il Cavaliere». Finocchiaro: «Una buona notizia per tutti»

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«Non credo che la sentenza abbia regalato alcunchè a Berlusconi, anzi!», afferma il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri commentando la sentenza che ha assolto il premier da alcuni capi di imputazione, mentre lo ha prosciolto per prescrizione del reato per altri. «La storia della Sme - aggiunge Dell'Utri che dichiara di conoscere «a perfezione» l'intera vicenda - non poteva finire diversamente». «Non credo comunque - risponde ancora ai cronisti - che ci sia un nesso tra le nostre sentenze. Se ci fosse, ci sarebbe da preoccuparsi ancora di più...». Sulla vicenda Sme, aggiunge Dell'Utri, «so per certo che Berlusconi meriterebbe un premio: forse non gli ha dato quello che era giusto che gli desse». Sull'assoluzione del presidente del Consiglio, il dibattito è molto vivo. Il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, in una lettera inviata al presidente del Consiglio si congratula con il premier Berlusconi per l'esito del processo Iri - Sme. Anche se, rileva, «da un punto di vista istituzionale il processo si è concluso con una sentenza equivoca e da un punto di vista politico con un giudizio pericoloso, anche se esso ha concluso, almeno per ora, un periodo non breve di autentica persecuzione giudiziaria». Secondo Cossiga si tratta comunque di un «momento importante per la restaurazione di un sistema di "giustizia giusta" la clamorosa sconfitta di una procura che, in questi anni, ha agito in modo a dir poco disinvolto, rendendosi almeno obiettivamente responsabile, oltre che di ingiuste morti e di vite profondamente turbate, quando non irreparabilmente sconvolte, anche di veri e propri tentativi di eversione contro il regime costituzionale delle libertà e delle garanzie». Nel sottolineare come gli abbiano dato il «voltastomaco» certe «imbarazzate, ipocrite e disinvolte dichiarazioni di soddisfazione» per l'assoluzione di Berlusconi «da parte di politici che fino a ieri hanno cavalcato ogni evento giustizialista», Cossiga apprezza le «dichiarazioni franche e sincere di Luciano Violante, che ha così ancora una volta confermato la sua onestà intellettuale e la sua implacabile coerenza di politico della sinistra marxista-leninista». Il presidente emerito della Repubblica, precisando di sapere che Berlusconi non condividerà alcuni suoi doloranti consigli, invita però il premier a «rinunciare alla prescrizione per un reato grave quale è la corruzione di un magistrato» e a «dimettersi» da presidente del Consiglio «a tutela del prestigio internazionale del Paese» e della sua «personale dignità e credibilità», facendo quindi ricorso «alle urne per far parlare il popolo anche sui temi della magistratura e della giustizia». - L'assoluzione di Berlusconi è «una buona notizia» anche secondo la diessina Angela Finocchiaro perchè l'intenzione dell'opposizione è quella di battere il premier «sulla politica» e non «per via giudiziaria». «Le sentenze si leggono, non si commentano. Nè le sentenze che decidono la prescrizione a favore di Berlusconi per il reato gravissimo di corruzione riconoscendogli le attenuanti generiche, nè le sentenze che condannano come quella di ieri a Palermo il suo vice Dell'Utri per associazione mafiosa» ad affermarlo in una nota è il presidente dell'Assemblea federale della Margherita Arturo Parisi. «Quello che invece non può non essere commentata -aggiunge- è la canea di commenti esultanti che traendo spunto da una lettura parziale della sentenza di Milano vuol rovesciare la verità oggettiva dei fatti».

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