In soccorso arriva l'Aeronautica

Tra le altre ce ne è anche una fantascientifica (ma non troppo). E che prende spunto da una precedente soluzione adottata in Gran Bretagna. In pratica prevede che l'aiuto alle compagnie aeree possa arrivare dai militari. La soluzione sarebbe questa. Visto che Alitalia versa in gravi condizioni, un contributo potrebbe arrivare da nuovi velivoli che consentano di aumentare la produttività. Ma visto che nelle casse della società c'è appena qualche euro, i tecnici impegnati a Palazzo Chigi, su suggerimento proprio di Alitalia, hanno studiato di comperare nuovi aerei attraverso l'Aeronautica militare. Per la precisione l'azienda ha spiegato che sarebbero necessari 27 velivoli di tipo militare adattabili a uso civile. Gli aerei verrebbero così girati dalle Forze Armate in deroga alla legge comunitarie che vieta il dual use (il doppio uso): la deroga infatti è consentita in tempi di guerra. I velivoli verrebbero poi restituiti ai militari terminata l'era del «mala tempora currunt». I mezzi dovrebbero essere acquisiti da Airbus e Boeing. Una soluzione analoga è stata già adottata in Gran Bretagna dalla Raf (le Forze armate aeree reali) in soccorso di British Airways e Virgin, nel periodo successivo all'11 settembre. Ma in Italia è sembrata ancora fantascienza.