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«Così ci mettiamo solo politici trombati o professori incompetenti»

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Una legge e una riforma possono nascere in maniera elementare, semplice. Quasi da scuola. Sono gli appunti dimenticati su una scrivania di Palazzo Chigi dai tecnici dei vari ministeri che stanno mettendo a punto la nuova Authority del risparmio. Cinque pagine divise in quattro colonne. La prima è l'oggetto (articolo o comma del testo del disegno di legge), la seconda il testo Tremonti (a cosa si riferiscono comma e articolo), la terza il commento e la quarta la proposta. È un sistema elementare per seguire passo dopo passo il testo. Per esempio. «Oggetto: articolo 4, comma 4; testo: sono trasferiti all'autorità i poteri e le competenze attribuite da BdI (Banca d'Italia, ndr) da art. 53 comma 4. Queste competenze sono esercitate sentita la BdI; commento: Si trasferisce la competenza sulle decisioni di credito alle imprese in cui le banche hanno partecipazioni rilevanti; proposta: sacrosanto». Poi è aggiunto a penna: «E va bene». Sono appunti di supporto alla trattative che si è svolta l'altra notte per giungere ad un testo concordato. E si capisce che lo scontro non è mancato. Come sull'articolo 12, comma 1, i divieti successivi. «Testo: Nei due anni successivi alla scandenza dell'incarico i commissari non possono svolgere incarichi in soggetti operanti nei settori dell'Autorità». Dal commento si evince che il tecnico titolare degli appunti e il ministro che rappresenta non sono d'accordo. Il commento che segue è illuminante: «È nobile però o si aumenta considerevolmente la retribuzione dei commissari oppure si continuano a prendere politici trombati e professori universitari vagamente competenti». È poi aggiunta un'altra annotazione «tecnica»: «Attualmente la remunerazione di un commissario è di circa 155mila euro per anno». Dibattito c'è stato anche nella nomina del collegio dei Revisori che, nella versione Tremonti, doveva essere scelto dal Consiglio su proposta dell'Economia. Il tecnico annota: «Non c'è indipendenza». E ancora: «Toglierlo, la nomina va fatta preferibilmente dal Parlamento». Ci sono tre sottolineature e due punti esclamativi. Sulla collaborazione tra ministero, via Nazionale e Autorità, l'esperto scrive laconicamenmte: «Non ci capisco cosa vuol dire». E se neanche lui nulla capisce, non possiamo stare tranquilli. F. D. O.

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