Il centrosinistra non ha dubbi: è incostituzionale
Ma è soprattutto una legge «incostituzionale». Per questo il centrosinistra, incassata una sonora sconfitta in Parlamento, ora spera in Ciampi: non può firmare. Una legge «pessima», la definisce il leader dei Ds Fassino, perchè «sia l'informazione e la produzione televisiva, sia la pubblicità che è la fonte finanziaria principale del sistema tv viene concentrata in poche mani». Concordano anche i Comunisti italiani per bocca del capogruppo alla Camera Marco Rizzo («il diritto all'informazione e al pluralismo nell'informazione diventa carta straccia») e Clemente Mastella leader dell'Udeur chiede direttamente al Capo dello Stato di «applicare i suoi sacri principi». Da oggi «siamo tutti meno liberi», commenta Gentiloni, responsabile comunicazione della Margherita. «Un macigno insormontabile tra maggioranza e opposizione - la definisce il socialista Ottaviano Del Turco - che aggrava il conflitto di interesse che pesa sul capo del governo». «Questa legge Ciampi non la può firmare», dice perfino il moderato leader pattista Mario Segni.
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