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Le categorie vogliono interventi anticongiunturali per spingere i consumi

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È stato questo il filo conduttore della «giornata delle categorie», ascoltate in gran numero dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato. COMMERCIANTI — A dare voce ai commercianti è la Confesercenti, che chiede interventi per rilanciare i consumi e critica il concordato preventivo, definendolo una sorta di minimum tax predefinita. ARTIGIANI — Critiche e perplessità da Confartigianato, Cna e Casartigiani, per le quali «quella del 2004 rischia di essere la Finanziaria delle promesse mancate, poichè non mantiene tre precisi impegni che il governo aveva assunto nei confronti dell'artigianato e delle piccole imprese: il rifinanziamento dell'Artigiancassa, la riduzione dell'Irap per abbassare la pressione fiscale sulle imprese, l'attuazione della norma sulle collaborazioni familiari». BANCHE — L'Abi punta il dito sulla riforma della Cassa depositi e prestiti, mentre promuove l'accelerazione data alla riforma previdenziale. ASSICURAZIONI — Le norme della Finanziaria, che prevedono per gli eventi calamitosi la sostituzione degli interventi dello Stato attraverso l'introduzione di un regime assicurativo mirato, debbono essere corrette prevedendo un limite alla risarcibilità e l'eventuale intervento dello Stato. È questa la posizione dell'Ania. AGRICOLTORI — Le confederazioni degli agricoltori promuovono il pacchetto fiscale sull'agricoltura. È «un passo in avanti» per la modernizzazione del settore, affermano le tre confederazioni. Giudizi più critici invece per l'entità delle risorse stanziate su altri fronti, come per le calamità naturali, e pure perplessità sono espresse sulle norme relative alle cartolarizzazioni. CONFAPI — Le risorse messe in campo con la Finanziaria a favore dello sviluppo - dice la Confapi - «appaiono molto esigue e non in grado di riequilibrare i conti pubblici». Per la confederazione dei piccoli imprenditori «non si tratta di una finanziaria per lo sviluppo e non crea affatto le condizioni affinchè il Pil cresca dell'1,9% per il 2004». COOPERATIVE — Secondo Legacoop, sulla Finanziaria pesano il ricorso eccessivo a misure una tantum, «che non danno garanzie sul raggiungimento degli obiettivi di bilancio». CNR — Un secco no alla nascita del nuovo Istituto italiano per la tecnologia, il cui lancio fa parte del pacchetto di interventi messo a punto dal governo nell'ambito della Finanziaria, arriva dal Comitato esecutivo della Conferenza dei direttori degli istituti del Cnr.

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