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Mimun: «Il mio tg non nasconde le notizie»

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Il direttore del Tg1: «Non abbiamo tolto spazio alla sinistra, siamo tornati ad essere leader»

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Ma soprattutto il Tg1 «non ha omesso alcuna notizia» nè ha cancellato l'opposizione e il suo direttore non fa «la balia di nessuno». Parola di Clemente J. Mimun che, davanti alla commissione di Vigilanza Rai, ha respinto punto per punto le critiche arrivate dai banchi del centrosinistra, soprattutto sulla copertura giornalistica dello scontro Berlusconi-Schulz a Strasburgo. «Non ho fatto patti col diavolo e non faccio la balia di nessuno. Faccio solo il giornalista e cerco di farlo con coscienza. Non sono uno sprovveduto, non sono Chance il giardiniere», ha detto il direttore del Tg1 citando l'indimenticabile personaggio interpretato da Peter Sellers nel film «Oltre il giardino» di Hal Ashby. Poi sui servizi del Tg1 dedicati al caso Berlusconi-Schulz ha aggiunto: «L'incidente tra Schulz e il presidente del Consiglio è avvenuto a ridosso del Tg1 delle 13.30. Galli Della Loggia, che all'episodio ha dedicato un editoriale citato in questa commissione, probabilmente non ha cognizioni tecniche televisive. Certo si poteva fare meglio, altri non hanno fatto meglio di noi, e comunque la fase incriminata, quella sul kapò, nel Tg1 c'era. Io ho il resoconto stenografico che lo può confermare». A quanti nel centrosinistra avevano criticato la scelta di non inserire l'audio "live" di quanto affermato da Berlusconi, Mimun ha replicato: «Il problema della scelta di inserire o meno il sonoro è una questione tecnica. È stato detto che 21 tg, e anche quello bulgaro, hanno dato il sonoro, io su questo sono aperto a critiche ma rimango dell'opinione che non è episodio grave dal momento che nessuna delle notizie è stata sottaciuta in questo caso. Nel Tg1 delle 20 vi assicuro che c'erano le frasi, c'era il dettaglio delle accuse di Schulz, c'erano i distinguo di Fini e di Follini, c'erano le posizioni di Rutelli, Bertinotti, Fassino. Senza tagli di stampo rumeno, io di Romania ne so poco, non appartiene alla mia cultura». Quanto allo spazio che la testata ammiraglia dedica alle opposizioni, su cui i commissari dell'Ulivo avevano sollevato perplessità e critiche, Mimun ha detto: «Non abbiamo nessuna intenzione di cancellare l'opposizione dal Tg1». Poi replicando a chi gli chiedeva conto delle critiche espresse dal Cdr del Tg1 in un comunicato, Mimun ha ironizzato: «Sono arrivato in una redazione dove la mattina facciamo il salto nel cerchio di fuoco e gli esercizi ginnici. Voglio dire che non possiamo definirlea omogenea alla presunta area di appartenenza del sottoscritto». Per Merlo (Margherita) «la risposta di Mimun è stata debole». Per Scalera (Udeur) «non ha potuto smentire fatti». Per Butti (An), invece, «i toni concilianti usati dall'opposizione contrariamente al livore e alla durezza dei commenti sui giornali, fanno pensare ad un ravvedimento se non addirittura ad una retromarcia».

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