Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

FISCO, SCUDO E FONDAZIONI

default_image

Tremonti, nel mirino c'è ora il suo decreto

  • a
  • a
  • a

Il presidente della Commissione, Riccardo Pedrizzi (An) condivide il «no» della Lega alla restituzione del maggiore importo pagato da chi ha fruito dello scudo al 4%. Ma Forza Italia e Udc frenano. Il centrista Maurizio Eufemi propone di allungare la proroga del termine entro cui le grandi fondazioni devono cedere il controllo delle banche. Il decreto prevede una riapertura della possibilità di fruire dello scudo fiscale con una aliquota del 2,5% pari a quella prevista originariamente mentre la prima proroga aveva una aliquota più alta, al 4 per cento. Nello stesso tempo prevede la restituzione del maggiore importo pagato da chi ha utilizzato lo scudo con questa aliquota più alta. Una misura criticata nei giorni scorsi dalla Lega che ha preannunciato modifiche. «Sono d'accordo» afferma Pedrizzi. «Restituire i soldi ha chi ha già ritenuto conveniente pagare con l'aliquota del 4% - spiega - non mi sembra eticamente corretto». Perplesso il vicepresidente dei senatori udc, Eufemi che si dice «d'accordo in linea di principio» con la Lega e con Pedrizzi «ma - avverte subito - il cambiamento della norma potrebbe creare problemi in concreto e complicare la situazione». Ancora più netta la posizione contraria del vicepresidente del gruppo di Fi a palazzo madama, Gianpiero Cantoni: «Sosterremo la proposta del ministro Tremonti. Riteniamo ingiusto - aggiunge - che quanti hanno pagato il 4%, peraltro un numero molto ristretto, siano penalizzati». Anche sul condono Pedrizzi ritiene si potrebbe intervenire. Ad esempio, l'esponente di An ipotizza un intervento per quanto riguarda l'Iva: «La possibilità per l'Iva - dice - non è stata utilizzata da nessuno perché era troppo alta l'aliquota per aderire. Inoltre bisognava pagare sugli acquisti e sulle vendite». Più in generale, la sua idea è che «bisognerebbe pensare ad una penalizzazione per tutti coloro che aderiscono da qui alla prossima scadenza. Con un piccolo ritocco verso l'alto: per ragioni di equità, così da non penalizzare chi si è già avvalso del condono». Sul versante delle fondazioni, Eufemi ha già pronta una serie di emendamenti. Il principale riguarda la proroga dal 15 giugno scorso al 31 dicembre 2004 del termine per le grandi fondazioni per la dismissione della partecipazione di controllo delle banche. Propone di arrivare a fine 2005. La proroga riguarderebbe anche i termini per beneficiare delle agevolazioni fiscali connesse alla alienazione delle azioni.

Dai blog