Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Craxi: mio padre seppe tener testa agli americani

default_image

  • a
  • a
  • a

Bobo Craxi, deputato del Nuovo Psi, ricorda la sua posizione contro questa guerra e la lealtà del padre nei confronti degli Stati Uniti. On. Craxi, che effetto le ha fatto ascoltare le lodi del presidente dei Ds sulla politica estera di suo padre come capo dell'esecutivo quando quando non concesse l'utilizzo delle basi agli Usa durante il braccio di ferro con la Libia? «Si è cercato un precedente su un intervento unilaterale degli Stati Uniti e la memoria non poteva che risalire ad un fatto che riguardasse Bettino Craxi. Il problema non è da che parte arriva la critica. Quel ruolo di autorevolezza e di prestigio internazionale, di lealtà all'Alleanza atlantica, fu acquisito nonostante la furibonda polemica che il Pci muoveva contro mio padre sulla politica estera». Cosa dimentica D'Alema sul Pci? «Bettino Craxi non fu equidistante dagli americani e dai sovietici. La scelta Occidentale dell'Italia tracciò un solco fra il Psi e il Pci di Berlinguer con la scelta degli euromissili (1979-1984). E proprio in virtù di quella opzione politica inequivocabile, mio padre seppe tenere testa alle esagerazioni americane, alle pretese di poter trattare il nostro paese come un suddito subalterno». È un errore cercare di esportare la democrazia in Medio Oriente? «D'Alema dice che sarebbe un errore farlo con le bombe. Il problema di questo conflitto è che si arriverà a declinare che il mondo occidentale non riesce a far altro che ad imporre il proprio modello attraverso la guerra». Lei scenderebbe in piazza in questi giorni? «Sarei lieto di partecipare ad una manifestazione per la pace, se anziché della coalizione dell'opposizione vi partecipasse chi chiede il cessate il fuoco e il ritorno del dialogo in ambito Onu. Non parteciperei ad una manifestazione contro gli Usa perché non sono antiamericano, ma non condivido la scelta dell'attuale amministrazione Usa sulla guerra. Oggi mi sento accanto al popolo arabo che è comunque umiliato, non solo da Saddam Hussein, perché pensa di appartenere ad un Dio minore».

Dai blog