Mieli e l'avviso a Berlusconi: "Il primo che mi chiamò...", cosa rivela al podcast di Hoara Borselli
Nel corso di “SetteVite”, il podcast di Hoara Borselli online da domani su YouTube e Spotify, si parla, tra le altre cose, della notizia dell'invito a comparire di Silvio Berlusconi del '94, scoop del Corriere della sera diretto allora da Paolo Mieli. "Sapevamo la notizia da un nostro giornalista che l'aveva presa a Palazzo di Giustizia alle 2 del pomeriggio. Avvertii il capo dello Stato che avvertì il Procuratore capo della Repubblica Borrelli, ma siccome i miei telefoni erano sotto controllo, l'ho ricostruito dopo, non le sapevo solo io ma eravamo in tanti a saperlo...", racconta il giornalista e storico.
La mattina dopo, con una lettera di dimissioni già scritta "nel caso avessero cambiato le carte in tavola", Mieli riceve la prima telefonata da Gianni Agnelli. "Berlusconi, appena letto il giornale, lo aveva chiamato". "La cosa che più mi colpì è che quando poi fecero l'inchiesta sulla fuga delle notizie, mai mi mandarono a chiamare. Penso che anche senza rivelare le fonti avrei potuto mettere in difficoltà quei giudici", racconta Mieli.
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