
Almasri, volano gli stracci tra Sechi e Scanzi: "Studia". E Floris stacca i microfoni

A Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità di La7, volano gli stracci tra Andrea Scanzi e Mario Sechi. Il tema caldo lanciato sul tavolo del dibattito è il caso di Najeem Osema Almasri Habish, il generale libico arrestato sabato a Torino su mandato della Corte penale internazionale, poi scarcerato e riaccompagnato a Tripoli con un volo di Stato italiano. A condurre è, eccezionalmente ma già da qualche giorno, Giovanni Floris (che sostituisce Lilli Gruber perché colpita da un'influenza). Il giornalista del Fatto Quotidiano esordisce attaccando frontalmente il governo e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che oggi pomeriggio ha risposto al question time al Senato in merito alla vicenda che ha portato le opposizioni ad accusare il governo di aver liberato "un torturatore". "In questa vicenda io vedo tre elementi", premette.
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Scanzi allora elenca i punti della sua iniziale affermazione: "Il primo è caricaturale ed è la palese inadeguatezza di questo governo. Le parole che ha utilizzato oggi Piantedosi sono imbarazzanti, da comiche. Evidentemente, quando due anni fa Giorgia Meloni parlò di inseguire tutti i trafficanti di migranti per il globo terracqueo lasciava intendere che sì, li inseguiva per il globo terracqueo, li faceva arrivare a Torino, gli faceva mandare un aereo e li rimandava a casa tra il tripudio della gente", afferma, gettando il solito fango sulla presidente del Consiglio e la sua squadra. Poi, il giornalista del Fatto tira in ballo Mario Sechi: "Ho molto apprezzato la narrazione fantasy di Mario Sechi". Ed ecco lo scontro ad alta tensione. "Ma vai a studiare", replica Mario Sechi.
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Il secondo elemento è che, "a differenza di quello che ha detto Mario Sechi, io credo che il governo avesse molto imbarazzo a rimandare questo lord alla corte internazionale penale perché, evidentemente, ci sono degli accordi stretti, imbarazzati e il governo libico. Ci vedo un altro elemento e ferirà l'esegeta di Giorgia Meloni", continua Scanzi. Il direttore di Libero non si trattiene: "Io non sono esegeta di nessuno. E sono due volte che sono state dette due cose ad personam su di me. Io non attacco te, e potrei farlo", spiega. "Vi chiedo scusa, non lo faccio mai più", replica Scanzi. Ma le voci si sovrappongono fino a confondersi l'una con l'altra. Floris è costretto a chiedere l'aiuto della regia e chiede di chiudere i microfoni: "Abbassate tutto. Capisco che sia un tema molto caldo. Perdonate. Regia: abbassi i microfoni. Andiamo sui concetti".
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