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Quarta Repubblica, Porro sotterra la sinistra: "Scurati ha perso, Vannacci ha vinto"

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Da una parte c'è l'Italia dipinta dalla sinistra, quella della censura, della deriva autoritaria, dello spettro del fascismo. Dall'altra c'è il mondo reale. Nicola Porro apre così la puntata di lunedì 10 giugno di QUarta Repubblica, il programma di Ret4, all'indomani del risultato delle elezioni europee. Tra i vincitori della tornata elettorale c'è certamente il generale Roberto Vannacci, che ha preso mezzo milione di preferenze nelle liste della Lega. "Scurati ha perso, Vannacci ha vinto", commenta Porro introducendo l'ospite del programma. 

 

"Se mi aspettavo questa affermazione? Non sono un politico, ma ho trovato tante persone che mi facevano i complimenti, che mi dicevano di andare avanti, che era arrivato qualcuno cha aveva il coraggio di dire quello che altri non osavano dire", ha detto il militare ospite di Quarta Repubblica. "Sono stato in Veneto, Friuli e Lombardia, e c’era anche grande interesse", ricorda. Con il caso legato al monologo dello scrittore Antonio Scurati "si parlava di censura, non con il caso Vannacci, ma hanno cercato di non farmi parlare, 'Vannacci fascista sei il primo della lista', dicevano", afferma ancora il generale. "Io farò il sabotatore, utilizzando strumenti che nessuno ha mai utilizzato", dice guardando al lavoro in Ue che lo aspetta. 

Sul suo ruolo nel partito, Vannacci spiega: "Sicuramente da oggi io sono qua per supportare la Lega, aiutare il segretario Matteo Salvini che ha fatto una mossa coraggiosa e per costruire insieme qualcosa che sarà sbalorditivo, un contrattacco che ha ottimi margini di sviluppo". "Gli italiani e gli europei si sono stancati di un mondo al contrario", chiosa Vannacci. 

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