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L'aria che tira, la sparata di Bompiani su Toti: "Quando Berlusconi...", che scontro con Mulè

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L'inchiesta della Procura di Genova che ha portato agli arresti domiciliari del governatore della Liguria Giovanni Toti per corruzione è un vero e proprio terremoto giudiziario che arriva a 31 giorni dal voto delle elezioni europee. Se ne parla anche a L'aria che tira, il programma condotto da David Parenzo su La7, martedì 7 maggio. Le accuse sono gravi, ma la storia giudiziaria di questa vicenda è tutta da scrivere. Quando l'editore della rivista “Nazione Futura”, Francesco Giubilei, sottolinea la circostanza, ossia che l'inchiesta arriva a un mese dalle elezioni, si scatena Ginevra Bompiani: "Anche quando notificarono l'avviso di garanzia a Silvio Berlusconi durante il G7 l'unica reazione della destra fu questa - attacca la scrittrice -È possibile che sia sempre questo l'atteggiamento della destra?". 

In studio c'è anche Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia: "Lei ha fatto riferimento a una vicenda che è l'avviso di garanzia durante il G7" a Napoli, i fatti del novembre 1994 quando il Cav fu raggiunto dal primo degli avvisi di garanzia annunciato da uno scoop del Corriere della sera. "Lei si ricorda come è finito quel processo"?, chiede Mulè a Bompiani. "Assolto nel merito", continua il parlamentare azzurro rispondendo alla sua domanda. E la scrittrice? Fa spallucce: "Non importa". A quel punto Mulè trasecola, se essere innocenti con conta più niente... "Farsi affascinare dagli avvisi di garanzia, dagli arresti e dalle intercettazioni è la cosa peggiore", conclude. 

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