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Vannacci, odio sinistro in chat: la difesa di Massimo Giannini è un boomerang

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La frase choc che si legge nella chat Bella ciao, quella nata in occasione del 25 aprile e creata da Massimo Giannini, un "uccidiamolo!" riferito al generale Roberto Vannacci rivelato ieri da Il Tempo, ha fatto il giro del web. "A sinistra non si smentiscono mai: democratici solo quando conviene a loro. Vergogna!", ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. A cui ha risposto lo stesso editorialista di Repubblica, con un post che è la classica pezza peggiore del buco. 

 

I fatti. Del "listone" whatsapp fanno parte giornalisti, editori e uomini di cultura. Sulla candidatura del generale Roberto Vannacci alle Europee nelle fila della Lega, però, i partecipanti al gruppo hanno superato il segno. Scorrendo tra i messaggi, prima si legge  un ironico "Degenerale Vannacci". Poi la riflessione: "Individuo che comunque andrà a rappresentare in parte l’Italia all’Ue", con tanto di emoticon che piange disperato. Poi si entra nel vivo (e nel peggio): "Dobbiamo fare qualcosa. Per forza". Fino al perentorio: "Uccidiamolo!". Qualcuno si rende conto che è stato superato il segno e aggiunge: "Questa frase la riporterà Facci".

 

Come detto lo stesso leader della Lega ha sottolineato la doppia morale di certa sinistra, "democratici solo quando conviene a loro". Lo stesso Giannini ha risposto a Salvini: "Ci accusa per una frase su #Vannacci, uscita sulla chat '25 aprile' - scrive il giornalista in un tweet su X - . Perché non riferisce ciò che ho scritto, subito dopo averla vista?: 'certe parole non si usano, neanche per scherzo, no all’odio'. Leggere per credere. E fine della polemica". Giannin pubblica anche lo screenshot del pistolotto fatto ai compagni di chat: "Tuttavia, amiche e amici, scusate, siamo tanti, siamo diversi, ma per cortesia, cerchiamo di mantenere sempre i giusti toni: 'Uccidiamolo' non si può proprio sentire, neanche per scherzo. Questo gruppo non è, non può e non deve diventare un social qualsiasi, cioè una 'tavola calda per antropofagi' (copyright Stefano Massini). Vi prego". Insomma, anche se non ce n'era bisogno Giannini conferma in prima persona che quanto scritto nella chat sono inaccettabili parole d'odio.

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