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L'aria che tira, lo scivolone di Raimo fa infuriare Alemanno: "Le molotov..."

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Scintille nello studio de L'aria che tira, il programma condotto da David Parenzo su La7. Tra gli ospiti c'è Christian Raimo, lo scrittore, insegnante ed ex assessore municipale di Roma, che nella stessa trasmissione aveva parlando di Ilaria Salis aveva detto: "Cosa bisogna fare con i neonazisti? Per me bisogna picchiarli". Frasi che avevano scatenato un putiferio, ma anche procurato a Raimo minacce e insulti. Per Francesco Giubilei presidente della Fondazione Tatarella sono parole "più consone a un centro sociale che a uno studio televisivo". "Il problema è che lei è un insegnante non può incitare alla violenza nei confronti di nessuno, siano essi fascisti, comunisti e quant'altro. Il punto che non è accettabile che oggi un professore universitario o di scuola superiore possa incitare alla violenza e al tempo stesso citi Gandhi". 

 

Il riferimento è alla disobbedienza civile rivendicata da Raimo poco prima, con Salis dipinta alla stregua di una pacifista.  Ma lo scontro più duro è quello tra Raimo e Gianni Alemanno. Il leader di Indipendenza sbotta: "Ma sta facendo un comizio", attacca all'indirizzo di Raimo che va all'attacco del centrodestra, prendendo di mira Matteo Salvini che "a Belve, l'altra sera sembrava un povero gattino", afferma lo scrittore di sinistra, "da 10 anni la Lega è un partito razzista, nazionalista e sopranista". 

 

"Ma basta con questo comizio", ribadisce Alemanno che non accetta lezioni mentre Raimo lo provoca: "Si è svegliato due mesi fa quel pacifista". Il leade di Indipendenza ribatte: "Sulla mia critica all'americanismo c'è una storia abbastanza lunga", ricorda l'ex sindaco di Roma. "Certo, assaltavi l'ambasciata americana". "Semmai quella russa e per aver cercato di bloccare la visita di Bush senior", chiude il discorso di Alemanno. 

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