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Pier Silvio Berlusconi chiude (per ora) su uno sbarco in politica: “Non si improvvisa”

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«La televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande. E nel nostro caso continua a dare soddisfazioni». L’ad di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha fatto una panoramica del mercato, spiegando come «non sia facile» a causa della concorrenza, anzi è «l’opposto, è tostissima. Ma con il giusto mix di esperienza e investimenti si può addirittura crescere». E se da Amazon a Paramount, da Netflix a Disney giungono notizie di licenziamenti, Berlusconi rilancia: «Il mondo dell’offerta dei contenuti è diventato super competitivo, forse anche sovraffollato. Quello che so però è che noi, in controtendenza, assumiamo. E assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di mille nuove assunzioni». 

 

 

Inoltre, prosegue, «avremmo potuto stringere la cinghia, ‘fare economie’, ‘fare efficienza’ come si dice in gergo aziendale e come fanno le grandi multinazionali. Invece abbiamo preferito puntare sullo sviluppo con orgoglio. E con un po’ di coraggio farlo mentre il settore dei media va in direzione opposta». Tra chi esce e chi entra in azienda, il saldo è «assolutamente positivo. Il nostro organico sta crescendo. E le dirò di più. Non assumiamo solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera. Tra loro ci sono i nostri manager del futuro». Mfe si appresta a chiudere il 2023 con un’attesa di utili superiori ai 217 milioni di euro dell’anno precedente senza considerare l’effetto contabile del consolidamento di ProsiebenSat1. Positive le stime della raccolta pubblicitaria di gruppo in Italia e Spagna nel primo trimestre 2024, con una crescita del +5% rispetto all’omologo periodo del 2023. 

 

 

Ma c’è anche spazio per una risposta sulle voci che lo vorrebbero pronto a sbarcare in politica seguendo le orme del padre Silvio: «La politica - dice Berlusconi jr - è una cosa seria, non ci si può improvvisare. Certo, da cittadino e da imprenditore penso che il ruolo di Forza Italia nel portare avanti il pensiero di mio padre, liberale e moderato, sia fondamentale come parte di questo governo e per il futuro del nostro paese. Ma io faccio l’editore e ora ho un progetto europeo da portare avanti».

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