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Strage di Palermo, Barreca e il delirio mistico. Picozzi: "Diventa prevalente"

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A Quarto Grado, il programma che si occupa per lo più di casi di cronaca, si è parlato della strage familiare balzata agli onori di cronaca. Sarà eseguita oggi a Palermo l’autopsia sui corpi di Antonella Salamone, la 40enne uccisa con i due figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni. In carcere ci sono Giovanni Barreca, il muratore 54enne di Altavilla Milicia, accusato dell’omicidio della moglie con due presunti complici: Sabrina Fina e Massimo Carandente. Il gip di Termini Imerese ha convalidato nei giorni scorsi i fermi disposti per la coppia, ma non quello imposto a Barreca, stabilendo, però, la custodia cautelare in carcere per tutti e tre. Le accuse per tutti sono di omicidio e soppressione di cadavere. L’esame sarà eseguito sui resti carbonizzati della donna, trovati sepolti vicino casa della famiglia, e sui corpi dei ragazzini, incaprettati, per chiarire i tempi esatti dei delitti e cause della morte. Sulla terribile vicenda si è espresso il criminologo Massimo Picozzi. 

 

 

Uno dei motivi che, tra le ipotesi, starebbe alla base del gesto estremo e violentissimo di Barreca, sarebbe un "delirio mistico", un'"ossessione" per la religione. Qual è il passaggio dall'ossessione alla tortura dei figli? "La questione è cominciata già da anni. Si parte con un pensiero magico, superstizioso. Poi questo diventa prevalente e dominante. Quando si arriva al delirio, c'è un problema di contenuto del pensiero. La persona si stacca dalla realtà e qualunque cosa tu sostenga, non riesci a correggerla", ha spiegato l'esperto. Sui due presunti complici, Picozzi ha detto: "Penso che siano stati determinanti. Il disagio è stato catalizzatore, ha trovato una sponda e un rinforzo nell'ingresso di queste due persone", ha concluso il criminologo. 

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