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Sofia Goggia, caduta rovinosa e stagione finita: cos'è successo a Ponte di Legno

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Paura per Soffia Goggia. La fuoriclasse bergamasca è caduta rovinosamente nel corso di un allenamento a Ponte di Legno ed è stata poi sottoposta presso la Clinica La Madonnina di Milano a una TAC e a una risonanza magnetica, che hanno evidenziato una frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra. L’operazione verrà effettuata dal dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica Fisi, in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, responsabile dell’UO di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. Stagione finita, purtroppo, per la sciatrice, che attualmente è al comando della Coppa del mondo di discesa con 350 punti.

 

 

Quello di oggi è solo l’ultimo di una lunga serie di infortuni subiti dalla campionessa bergamasca, che ha iniziato giovanissima a fare i conti con le difficoltà. Il primo problema grave nel 2007, a nemmeno 15 anni: rottura del legamento crociato e del menisco esterno del ginocchio destro, problemi seguiti un anno dopo da un altro grave infortunio al menisco, sempre del ginocchio destro. Tanta paura nel febbraio 2011 ad Altenmarkt, quando Sofia riporta un infortunio muscolare ma soprattutto un trauma cranico. Tredici mesi più tardi, nel febbraio del 2012, di nuovo crociato e menisco del ginocchio destro, ancora una volta rotti. Neanche due anni dopo a Lake Louise, è il dicembre del 2013, l’elenco si allunga e si diversifica: stavolta tocca al ginocchio sinistro, sempre con il crociato e il menisco.

 

 

Saltano i Giochi Olimpici di Sochi 2014. Poi poco più di 5 anni di tregua, in cui Goggia emerge finalmente libera da interventi chirurgici, gessi, fasciature. Diventa campionessa olimpica di discesa a Pyeongchang 2018, in quella che diventa la perla più lucente della sua lunghissima carriera. Ma nell’ottobre dello stesso anno il destino è di nuovo in agguato: sul ghiacciaio di Hintertux, in Austria, la 31enne bergamasca cade in allenamento e si frattura il malleolo peroneale destro. Immaginarla al Mondiale sembra una follia, ma lei stupisce tutti e il 26 gennaio rientra a Garmisch prendendosi di forza e cuore l’argento iridato in superG. Cadute e rinascite, infortuni e vittorie. Non necessariamente in quest’ordine. Sofia Goggia è l’araba fenice che risorge dalle nevi, altro che ceneri. 

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