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Zona Bianca, Valdiserri demolisce il “mito” di Fleximan: “Un vile, non un eroe”

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“Vorrei far provare a Fleximan quello che provo io, ogni mattina, da 15 mesi, quando vado a sistemare i fiori dove è stato ammazzato mio figlio di 18 anni, su un marciapiede. E quando termino il giro al cimitero. Basterebbe lo provasse un solo giorno. Sarebbe già una pena atroce”. Sono queste le parole usate da Paola Di Caro, giornalista del Corriere della Sera, mentre si susseguono gli attacchi ai danni degli autovelox. L’argomento viene affrontato anche nella puntata del 28 gennaio di Zona Bianca, talk show di Rete4, con il conduttore Giuseppe Brindisi che interroga il marito di Di Caro, Luca Valdiserri sul tema. I due sono i genitori di Francesco Valdiserri, ragazzo di 19 anni investito e ucciso a Roma su via Cristoforo Colombo, nella zona della Garbatella, nel 2022. Per la vicenda lo scorso 12 luglio il gup di Roma ha condannato a 5 anni in rito abbreviato la 24enne Chiara Silvestri.

 

 

“Fleximan? Sinceramente non so perché è diventato un eroe - dice Valdiserri -. C’è un concetto che mi è abbastanza caro, il protestare a volto scoperto, che dà una grande forza alla protesta. Se ritieni quella legge ingiusta combatti per toglierla o modificarla. Chi gira con il passamontagna e la targa oscurata secondo me è un vile, per cui non può essere un eroe”. “Un Robin Hood alla rovescia. Il noto ladro rubava ai ricchi per dare ai poveri, lui invece ruba vite. Non c’è nulla di eroico in quello che sta facendo il nuovo simbolo dell’egoismo in una società che, passo dopo passo, perde l’empatia e il rispetto per la vita altrui”, aveva già scritto il giornalista su Fleximan negli scorsi giorni.

 

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