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Dario Fabbri: finiamo "nel mirino del fuoco". Il ruolo dell'Italia nel Mar Rosso

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Quale sarà il ruolo dell'Italia nella nascente missione europea nel Mar Rosso? E verso quali rischi ci esponiamo? Nel corso della puntata di lunedì 22 gennaio de L'aria che tira, su La7, ne ha parlato Dario Fabbri, direttore di Domino ed esperto di geopolitica. In sintesi, le navi militari dei Paesi partecipanti dovranno "scortare" i mercantili presi di mira di miliziani yemeniti Houthi, ma con quali regole di ingaggio?  "Questo è tutto da capire - afferma Fabbri - nel senso che per ora c'è questa nostra professione di collaborazione" alla missione dell'Unione Europea. L’Italia non ha partecipato circa dieci giorni fa all'azione di americani e inglesi che hanno bombardato le postazioni Houthi, perché sarebbe stato necessario un voto del Parlamento. Ora la missione europea, che rappresenta "un salto di qualità" per l'Italia.

 

Gli attacchi alle navi mercantili stanno mettendo in difficoltà mezzo mondo e stanno creando "notevoli preoccupazioni sul flusso" delle merci. La situazione nel Mar Rosso che attraverso il canale di Suez collega Oceano Indiano e Mediterraneo "sta avendo un effetto sulle nostre economie, italiana e di altri paesi europei".  Nei fatti le nostre navi della marina militare potrebbero essere chiamate ad accompagnare i mercantili per fungere da deterrenti agli attacchi Houthi. "Nel mirino del fuoco", afferma senza mezzi termini Fabbri. 

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