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Ferragni e "ferocia social", cosa ricorda Tovaglieri all'influencer sui consumatori

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"Ferragni, il caso giudiziario e la ferocia dei social": questo il titolo scelto per dare avvio al dibattito a Zona Bianca, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Giuseppe Brindisi. In studio, tra gli altri, un'influencer e l'europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri. "La cosa che mi stupisce è che è passato un mese e nessuno di noi ha letto il contratto tra l'azienda e Ferragni perché quello sarebbe la chiave di tutto. In qualsiasi sponsorizzazione noi firmiamo dei contratti", ha detto la prima. "Che significa?", ha chiesto allora il giornalista. "Vuol dire che io presto la mia immagine per una campagna, la mia immagine vale, in questo caso, 1 milione di euro. Nel contratto, qualora ci sia una causa benefica, è specificato se sarà l'azienda a devolvere un tot del compenso. E, qualora io come testimonial dovessi dare una percentuale, è specificato nel contratto". 

 

 

A quel punto è intervenuta Isabella Tovaglieri sul caso Ferragni. "Però, mi perdoni, il tema qua è capire come viene comunicato al consumatore. Non è che il consumatore, quando va a comprare il pandoro, c'è il contratto allegato. La trasparenza del messaggio di quando si va a vendere al consumatore, che può essere un avvocato come una persona che non ha gli stessi strumenti", ha ricordato l'europarlamentare. Qual è il vero motivo della crisi che l'imprenditrice digitale sta attraversando in questo periodo? Secondo Tovaglieri, "sono le regole della comunicazione che stanno decretando un po' la demolizione di questo personaggio". "Regole che, discutibili o no, crea la politica. Sono regole che, sia a Ferragni che a Fedez, finché a loro stavano comode, le hanno sfruttate per creare il personaggio e la notizia. Non possono lamentarsi ora", ha aggiunto. 

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