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Quarto Grado, coperta e posate nell'auto di Turetta. Picozzi: "Demoni interiori"

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L'ultima puntata di Quarto Grado, il programma di approfondimento e di discussione su casi di cronaca, ha fatto luce nuovamente sulla storia di Giulia Cecchettin e ha puntato i riflettori sul suo ex fidanzato e omicida Filippo Turetta. Dopo quasi 50 giorni passati nella casa circondariale di Montorio Veronese, il giovane potrebbe cambiare sezione. Secondo quanto ha riportato Il Messaggero, solo due detenuti sarebbero disponibili a condividere la cella con lui. La discussione è ferma alla premeditazione e sulla possibilità della premeditazione. Sulla vicenda e sui possibili scenari è intervenuto il criminologo Massimo Picozzi. "Che cosa ci dicono questi elementi? Posate in macchina e coperta in auto. Scappava da qualcosa? Viveva già come un fuggiasco?", ha chiesto la giornalista Alessandra Viero. 

 

 

"Potrebbe essere che vivesse già come perseguitato, che si sentisse in qualche misura braccato, probabilmente da demoni interiori. La perizia psichiatrica? C'è un altro fattore importante. Questo ragazzo aveva chiesto un supporto psicologico": così ha esordito l'esperto in studio. Viero ha precisato: "Non sappiamo se fossero stati presi da lui questi appuntamenti". "Diciamo che avremo dei dati importanti anche precedenti, ma questo vivere in macchina mi fanno pensare a una persona che fosse già vittima di demoni interiori", ha continuato Picozzi. "Quindi una sorta di paranoia?", ha domandato ancora la giornalista. "Una sorta di paranoia. Quello che è emerso fino a ora mi fa pensare a un disturbo di personalità e non a un'alterazione del rapporto con la realtà, che è quellla in grado di ridurti le capacità", ha concluso il criminologo. 

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