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In Onda, lite Occhetto-Donzelli: “Tradimento di Meloni”, “Bugie della sinistra”

Luca De Lellis
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Il primo anno solare intero di Giorgia Meloni sta volgendo al termine, ed è quindi tempo di bilanci. Come si è comportata? Il suo governo ha rispettato le promesse della campagna elettorale? Queste sono le questioni da porsi quando si opera un resoconto del genere. Secondo Achille Occhetto, ultimo segretario del Partito Comunista Italiano, intervenuto nello studio di La7 di In Onda, il Presidente del Consiglio non ha agito da manuale con il suo elettorato. “L’anno è cominciato con una cosa bizzarra e anche un po’ stravagante, cioè che tutti si sono stupiti perché la Meloni non faceva quello che aveva detto in campagna elettorale”, esordisce il cofondatore del Partito del Socialismo Europeo. Che poi prosegue nella sua valutazione: “La Meloni ha preso anche un po’ in giro l’opposizione, dicendo credevate che avrei fatto quelle cose tremende che avevo preannunciato prima delle elezioni, invece vi siete sbagliati”. Da tali considerazioni si è accesa la miccia da cui è scaturita la reazione di Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, anche lui ospite dei conduttori Luca Telese e Marianna Aprile.

 


 

“La sinistra raccontava che avremmo fatto sfaceli al potere. Invece questi danni non arrivano, e non perché Meloni è incoerente, ma perché la sinistra aveva raccontato cose non vere”, è la replica del deputato di FdI. Che poi indica come manifesto programmatico del partito il libro pubblicato dalla sua leader, “Io sono Giorgia”. “Quello che c’è nel libro - sostiene Donzelli - non è quello che blaterava la sinistra, ma è quello che sta facendo Meloni, che quindi è coerente con quanto promesso”.

 

 

Occhetto, però, operava un discorso più “sistemico”. Ovverosia, “che nel sistema informativo, alcuni giornalisti, hanno inventato una nuova filosofia politica: cioè che quando si è in opposizione uno dice quello che vuole, ma poi stare al governo è tutt’altra situazione”, e quindi la parola data può essere anche sovvertita. L’ospite si è lanciato in un appello ai politicanti, di qualunque colore essi siano: “Questo mantra deve essere abbandonato, perché è un inganno dal quale può sorgere la crisi della democrazia”. Perché nel momento in cui poi l’elettorato si sente tradito dai propri partiti, o cala la partecipazione elettorale come da trend degli ultimi anni, oppure si vira sul nuovo. Però Donzelli non ci sta: “Lei ha posto un problema sistemico, però dicendo che la Meloni ha tradito i suoi consensi”, ma non è così.

 

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