Rete 4

Mes ed Europa, Vecchi: "Meloni ha fatto valere gli interessi dell'Italia"

Luca De Lellis

Un ‘no’ categorico, che da solo è valso la differenziazione rispetto a tutto il resto dell’Europa del Mes. Specie guardando a Francia e Germania, fervidi sostenitori della riforma e del potenziamento del Fondo salva-Stati. E allora - chiede il conduttore di Stasera Italia Augusto Minzolini al suo ospite in studio Davide Vecchi – dobbiamo aver paura di eventuali ritorsioni nei confronti dell’Italia? La risposta del direttore de Il Tempo sottolinea la solidità della maggioranza e la coerenza d’intenti mostrata dal Premier Giorgia Meloni: “Anche se fosse possibile, è stata una scelta. Meloni ha sempre detto che non voleva sottoscrivere il Mes”. Quindi, evidentemente, a margine di una scelta condivisa con il resto del centrodestra, a dispetto della tanto discussa astensione di Forza Italia, si è optato per tale presa di posizione. 

 

 

L’ospite del programma di Rete 4 ha voluto insistere sulla fedeltà mostrata dal Presidente del Consiglio in relazione alle sue convinzioni, nonché sulla sua prova di forza al cospetto di un’Europa unita in direzione opposta. Vecchi individua un’assonanza con “le politiche che sono state attuate in tema di migranti”. Alla fine, sostiene, “è la stessa cosa: Meloni si è imposta e ha fatto valere gli interessi dell’Italia”. Cioè “non è necessario fare sempre le stesse identiche cose che fanno gli altri Paesi membri”. Il direttore ci tiene anche a rammentare, per chi non ne fosse al corrente, che “l’Italia è già impegnata nel Mes per oltre 100 miliardi, di cui 14 circa li ha già versati”. 

 

 

Se Meloni ha intrapreso con determinazione questa via, è perché studiando la situazione economica del Paese ha ritenuto evitabile il coinvolgimento nel Fondo salva-Stati che, riporta Vecchi, “è già intervenuto in vari paesi come la Grecia e la Spagna e altri d’Europa, e che mai è dovuto intervenire per l’Italia”. La sua è una visione ottimistica: “E’ ora di smetterla di parlare sempre male del nostro Paese. Continuiamo a raccontare di un territorio messo malissimo, quando in realtà non è propriamente così”.