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Quarta Repubblica, Crosetto promuove Arianna Meloni: perché sono un fan

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato ospite di Nicola Porro della prima puntata della nuova stagione di Quarta Repubblica su Rete4. Il ministro ha affrontato sia temi personali che pubblici, con esplicito riferimento alla manovra di bilancio e alle politiche migratorie. E non poiteva mancare il riferimento ad Arianna Meloni, la sorella del premier. «Ho fondato Fratelli d’Italia, nessuno mi può raccontare che cos’è. All’inizio, nelle prime settimane, Arianna Meloni era lì, ha lavorato dal primo momento, non si è mai risparmiata, il suo equilibrio è servito tantissimo. Ha fatto un lavoro di ascolto per eliminare le fratture che ci sono nei partiti. Io sono un fan di Arianna Meloni da anni». Poi il ministro si lascia andare anche a considerazioni sulla sua vita privata. «Non sono pentito, perché fare il ministro della Difesa del proprio Paese è un grande onore. Come padre e come marito ricevo molte critiche. Mio figlio che ha 8 anni mi dice: "Papà, vorrei che sorridessi come sorridevi prima"».

 

 

 

Ma il focus si è concentrato anche sul futuro del Paese. "I problemi principali di questo governo sono la situazione economica e l’immigrazione. Sono i due grandi problemi che il governo deve affrontare - ha detto Crosetto - In un momento di crisi le risorse sono limitate e, ragionando come in una famiglia, io dedico l’attenzione a chi ha più problemi in questo momento. Bisogna andare a utilizzare le risorse per quelli più colpiti dalla crisi economica. Il tema dell’immigrazione e della crescita africana è un tema europeo. Il problema di un continente con 2 miliardi e mezzo di abitanti, senza ricchezza e senza lavoro, non è dell’Italia, è del mondo e dell’Europa: il giorno in cui gli le partenze non saranno mille al giorno ma saranno 100-150mila al giorno, l’Italia sarà il corridoio dove passano ma il punto di arrivo sarà tutta l’Europa». Sarà un tema di sicurezza nazionale? «Sicuramente, proprio per questo io credo nella necessità di un impegno europeo in Africa».

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