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Zaki, Furio Colombo spiazza tutti e applaude Meloni: "È doveroso dire..."

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Ospite a L'aria che tira, il programma di politica e di attualità di La7, Furio Colombo prende parola e, sorprendendo tutti, loda il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per aver reso possibile il ritorno di Patrick Zaki in Italia. Contro ogni aspettativa, il giornalista ha sentito il bisogno di elogiare il ruolo che il governo ha avuto nella liberazione da parte di Abdel Fattah al-Sisi dell'attivista egiziano: "Vorrei prima dire una cosa che è doverosa nei confronti di Giorgia Meloni, cioè un ringraziamento per quello che ha fatto per Zaki".

 

 

La scelta del presidente del Consiglio di dialogare con il presidente egiziano al-Sisi per ottenere la concessione della grazia a Patrick Zaki ha attirato i complimenti in diretta di Furio Colombo, giornalista che spesso si è abbandonato ad attacchi violentissimi nei confronti di Giorgia Meloni. "È stato un comportamento netto, da buon governante, con la forza e la chiarezza di ciò che doveva fare. Lo ha fatto quindi bisogna riconoscere che è accaduto", ha ammesso senza timore l'ex direttore dell'Unità e parlamentare dem. 

 

 

Poi, però, il giornalista non si è smentito e, per commentare il tema dell'immigrazione, è finito per tornare alle vecchie, solite abitudini. Nel mirino di Colombo il piano Mattei, un "percorso pluriennale internazionale con impegni concreti e verificabili" da parte degli Stati partecipanti proprio sui temi dello sviluppo e delle migrazioni. Il giornalista è stato durissimo: "Ci troviamo in una situazione completamente inventata, a cominciare dalle parole. Pensate al piano Mattei. Per avere un piano Mattei, ci vuole Mattei. Sarebbe come fare un piano Leonardo per la scienza, ci vuole Leonardo. Non è così facile inventarsi le persone e le situazioni. Quindi il piano Mattei è una espressione priva di senso, fatta per occupare lo spazio di una soluzione che non si riesce a trovare", ha detto.

 

 

Il piano per governare il fenomeno migratorio e contrastare il traffico di esseri umani è diventato presto oggetto di un'analisi che molto si allontana dall'elogio iniziale: "Mattei sarebbe la persona che redime alcuni paesi africani e li mette in condizione di muoversi come se fossero europei. Può Meloni o qualunque Paese europeo in questo momento fare un'azione Mattei? Chiaro che si tratta di una invenzione, di una falsità con la quale si mettono in movimento alcuni personaggi per creare una situazione che non può e non deve essere accettata, cioè fermare i movimenti dei migranti". "Siamo ancora mentalmente e intellettualmente all'inizio della storia della migrazione, quando si inventavano le leggende sulle barche di salvataggio. Le bugie che sono state raccontate sull'immigrazione", ha concluso il giornalista.

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