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Otto e mezzo, Bersani picchia duro contro il Pd: cosa rischia Schlein

Giada Oricchio
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Pierluigi Bersani infilza il Pd dopo la sconfitta alle elezioni comunali e le parole della segretaria Elly Schlein (“Siamo qui per restare, mettetevi comodi”). Ospite del talk serale “Otto e Mezzo” su LA7, mercoledì 31 maggio, uno dei fondatori del partito democratico alza bandiera bianca: “Dopo dieci anni di disavventure del Pd prendersela con Schlein lì da due mesi è una cosa fuori dal mondo. Secondo me deve fare una discussione politica profonda per portare l’opposizione al corpo grosso dei problemi della gente: inflazione, redditi, salari, sanità che viene giù. Tre, quattro argomenti su cui far campagna e vedere se si riesce a costruire un’opposizione visibile”.

Alla domanda della conduttrice Lilli Gruber su quale sia la debolezza di Schlein, Bersani non ha esitato: “È una debolezza collettiva. La destra ha un governo e una coalizione, il Pd e gli altri devono far vedere che costruiscono una possibile alternativa, altrimenti gli elettori di sinistra sono demotivati. Gli sembra di dare un voto quasi inutile”.

L’ex ministro ha concordato con il direttore Marco Travaglio sull’astrattezza del campo largo: “Non vuol dire niente, bisogna fare un campo di alternativa. Pd, M5S… ciascuno con la sua identità, ma vuoi far vedere alla gente di centrosinistra che non è scomparsa, ma solo scogl***ata, scusate il termine. Vuoi far vedere che sul salario minimo, sulla difesa della sanità, sul fisco l’opposizione è unita? Su un palco a parlare assieme di temi veri. L’aria cambia subito”.

Bersani ne ha anche per la maggioranza di governo: “Se continuiamo a far vedere che siamo per funghi, questi tirano dritto e rilanciano. Mi riferisco a tutto quello che fanno. Sono preoccupato. Questa è una destra che ha tradito l’evoluzione di Alleanza Nazionale – ha concluso l’ex dem -. La nostra destra ha la coda lunga, ha un radicamento e un’organizzazione novecentesca, ha tenuta. È un restyling ben fatto del Movimento sociale italiano. Però non è vero che è maggioranza nel Paese, lo diventa se noi ci riposiamo”.

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