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Rampini, messaggio a Meloni. "Poteri trasversali", chi manovra contro le riforme

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Chi mette mano alle riforme rischia di rimanere "fulminato", come "chi tocca il terzo binario della metropolitana, quello dove passa la corrente elettrica". Federico Rampini usa un'espressione gergale americana per descrivere la giornata di incontri a Montecitorio tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni nel cosiddetto cantiere delle riforme sulla possibilità di arrivare a un sistema presidenziale o di premierato. 

 

Meloni vuole "cercare di dare all'Italia un esecutivo più forte e più stabile", spiega l'editorialista del Corriere della sera a Stasera Italia, su Rete4. Tentativo che ricorda quelli di "Amintore Fanfani, democristiano, Bettino Craxi, socialista, e Massimo D'Alema", di sinistra. "Abbiamo un ampio spettro bipartisan, dal centrodestra al centrosinistra. A New York si dice il terzo binario della metropolitana e chi lo tocca rimane fulminato", afferma Rampini nella puntata di martedì 9 maggio. Per il giornalista le cose che ha detto la premier "sono tutte molto sensate, l'Italia ha bisogno di stabilità". Ma nel Paese "ci sono forze importanti abbastanza trasversali, forze non solo politiche ma culturali, d'opinione, nella magistratura, che non vogliono che l'Italia possa essere governata". 

 

Insomma, c'è chi vede come un vantaggio un sistema farraginoso che spesso limita le possibilità di governo. Queste forze "preferiscono un Paese che non è governato, perché in un Paese che non è governato certi poteri contano di più..." è la conclusione di Rampini. 

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