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Agorà, frustata di Sbarra a Schlein: “Sindacati? Non facciamo da catalizzatore a politica”

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Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, è stato tra gli ospiti dell’edizioni dell’8 maggio di Agorà, il talk show del mattino di Rai3 condotto da Monica Giandotti. Il sindacalista ha mandato un avviso ai politici, specialmente quelli della sinistra, che negli ultimi giorni stanno cercando di agganciare la lotta di sindacati e partiti: “Con Elly Schlein ci siamo incontrati subito dopo la sua elezione però continuiamo a ritenere che la mobilitazione sindacale deve restare squisitamente di natura sindacale. Facciamo sindacato, siamo custodi gelosi della nostra autonomia. Se qualcuno pensa di strumentalizzare la nostra protesta sindacale o snaturarla sovrapponendo obiettivi di opposizione politica si sbaglia di grosso. Noi non facciamo da catalizzatore a nessun progetto politico, l’azione sociale e l’opposizione politica devono restare distinti e distanti”.

 

 

“Le ragioni della mobilitazione che abbiamo messo in campo da più di un mese e che andranno avanti per tutto il mese di maggio, sono finalizzate a riprendere la via del dialogo e del confronto stabile e affidabile con il governo” spiega Sbarra, che non vuole alcuno scontro frontale con l’esecutivo di Giorgia Meloni: “Abbiamo apprezzato tantissimo il governo sul taglio del cuneo fiscale, anche se va ulteriormente reso strutturale e rafforzato. In materia fiscale il governo deve aprire confronto con i sindacati sulla legge delega. Sul decreto lavoro due questioni non ci convincono. L’allargamento ulteriore dei voucher e, sul reddito di cittadinanza, per la parte che riguarda gli occupabili non c’è un forte investimento sulle politiche attive, sulla formazione, sulla riqualificazione”.

 

 

Il sindacalista, conclude il suo intervento televisivo con un’altra richiesta sul mondo del lavoro: “Serve un salario minimo che assicuri maggiore dignità, ma pensiamo sia un errore arrivarci attraverso una legge. Può essere portato avanti con la contrattazione collettiva, come indica una direttiva europea”.

 

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