Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Tagadà, Pietro Senaldi svela il retroscena Meloni sul Pnrr

  • a
  • a
  • a

I fondi dell'Europa che vengono dal Pnrr sono tanti ma sono sottoposti al rispetto di alcune condizioni molto stringenti, soprattutto per il nostro Paese. Per questo sono in molti a essere preoccupati sulla reale capacità dell'Italia di rispettare i vincoli posti dall'Unione europea. Se n'è parlato nel corso della trasmissione Tagadà in onda il 4 aprile. In collegamento c'era il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, che svela un retroscena sul rapporto tra il premier Meloni e il ministro delle Infrastrutture Salvini.

 

 

    

 

"Io penso che la Lega abbia ragione ma la Meloni non può far altro che dire che bisogna andare avanti sul Pnrr - ha detto Meloni in collePerché nel caso non avesse fatto una dichiarazione così perentoria e che leva tutti i dubbi, sarebbe stata sommersa da critiche ingenerose. La Lega ha ragione perché è evidente che il Pnrr era difettoso in origine perché quando tu vincoli tutti questi soldi a una scadenza di cinque anni in un Paese come l'Italia in cui qualsiasi persona può alzarsi e fermare un cantiere, significa che tu con questi soldi non farai nessuna opera davvero essenziale al Paese. Farai delle migliorie ma non potrai mai raddoppiare il binario del Levante, piuttosto che aprire un casello autostradale perché in Italia ci vogliono dieci anni sempre che nessuno si alzi a dire lì c'era un albero. Questo purtroppo è il Paese. Quindi questi 220 miliardi del Pnrr, noi li useremo per opere utili ma non essenziali. Per tutto quello che ci serve ma di cui non abbiamo bisogno.       

Dai blog