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Paragone distrugge i sindacati. "Cgil? Ora si svegliano ma al governo c'era il Pd"

Giada Oricchio
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Flat tax, salario minimo, contrattazione collettiva: la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, riuniti sul palco del congresso del sindacato a Rimini, pensano a un patto per rilanciare il lavoro in Italia. La mobilitazione indigna Gianluigi Paragone, fondatore di Italexit. In un reel pubblicato sul suo account Instagram, il giornalista denuncia: “Giusto per capire, quelli della Cgil, che adesso invitano a protestare contro il governo sono gli stessi che prima hanno fatto pappa e ciccia con Mario Draghi?! Adesso che non ci sono i loro amichetti a Palazzo Chigi invitano alla mobilitazione? I problemi dei lavoratori i sindacati non li vedono da tempo. Anzi, quando c’era da fare il siero (il vaccino anti Covid, nda) li hanno discriminati. I sindacati da tempo reggono il gioco del neoliberismo e dei padroni”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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L’intemerata di Paragone si fa ancora più aspra nei confronti di Elly Schlein: “Mi fa ridere! Punta il dito contro Meloni per il malessere dei lavoratori, ma è colpa del Pd se i lavoratori si trovano in questo stato e si sono visti maciullare i diritti. Tutta colpa del partito democratico di cui Schlein ora è capo. Era il Pd che governava, nonostante avesse perso le elezioni, e scriveva le peggiori regole e le peggiori riforme, dalle pensioni al jobs act”. L’ex senatore del M5s è stato severissimo con la segretaria dem: “Non basta una lavata di faccia per far dimenticare cosa avete fatto. Stattene zitta Schlein, stattene zitta perché il partito democratico è nemico dei lavoratori”.

 

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