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Porta a Porta, Bruno Vespa senza freni: "Seno enorme". Imbarazzo totale

Valentina Bertoli
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“Hanno sdoganato il seno dappertutto. Ormai si vede ovunque, ma sui social era proibito”. Inizia così l'ultima puntata di “Porta a Porta”. Bruno Vespa, conduttore del programma Rai che, in seconda serata, affronta tematiche di politica e attualità, fa il punto sull’addio al bando per i capezzoli femminili su Instagram e Facebook.

L’accesa discussione coinvolge ospiti di diversa natura e si snoda con disinvoltura tra critiche alla censura ipocrita e rimproveri alla commercializzazione del corpo. Poi succede l’impensabile. Per ricordare il momento in cui uscirono foto a luci rosse sui giornali americani, Vespa, senza freni, si sbottona: “Te**e che sfondavano la copertina. Te**e enormi, gigantesche”. La scena è virale e cliccatissima sul web.

Arriva la notizia che presto, forse, potremo rivedere i capezzoli femminili sui social network. Se da una parte la questione crea scalpore e fa sorridere, dall’altra è bene ricordare che, dietro questa decisione, ci sono anni di battaglie per i diritti delle donne e degli artisti. Le polemiche durano da tempo immemore: c’è chi fa notare la differenza di trattamento tra uomini e donne e chi si lamenta perché vengono censurate immagini artistiche come dipinti e fotografie. La mostra del seno femminile, ritenuto ancora emblema di erotismo, incontra disapprovazione anche in situazioni non sessualizzate come l’allattamento. “È incredibile pensare che i ragazzi vivano di porno in età inadeguata. Non è ipocrita proibire l’esibizione del seno sui social?”, questa è stata l’introduzione al tema proposta da Bruno Vespa. Guillermo Mariotto, ospite in studio, ha risposto senza timore: “Quando vedo una donna che allatta assisto a uno spettacolo sacro”.

L’opinione dello stilista ha trovato il sostegno dell’attrice Manuela Arcuri: “Io sono favorevole all’esposizione. Perché coprire i capezzoli quando il resto del seno passa. Il seno fa parte del nostro corpo”.

Carmen Russo, ballerina e showgirl, ha commentato: “La censura è segno di potere e non va bene, ma è necessario buongusto. La stellina o il cerchietto nero attirano di più e involgariscono. Sono segno di cosa sporca e brutta”. Per guidare la discussione ed offrire un punto di vista diverso, il giornalista Bruno Vespa, padrone di casa, ha raccontato come ha vissuto, da ragazzino, l’avvento dei “giornaletti proibiti” e della pornografia. Incoraggiato dall’entusiasmo di chi racconta tempi ormai andati, il conduttore non si è trattenuto. Il racconto “colorato” di Vespa, non adatto alla fascia protetta, ha provocato il riso dei presenti. “Ci fu un passo ulteriore dopo il bikini ascellare. I giornali americani avevano te**e che sfondavano la copertita. Te**e di qua, te**e di là. Te**e enormi, anche brutte, esagerate. Gigantesche”. Il video finisce proprio sui social, dove i giovanissimi osannano l’anticonformismo dello storico volto della Rai. 

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