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Non è l'Arena, “una vera minaccia a Giletti”. Cosa sa l'avvocato su Baiardo

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Nella puntata del 29 gennaio di Non è l’Arena, talk show della domenica sera di La7 condotto da Massimo Giletti, si continua a parlare delle dichiarazioni di Salvatore Baiardo, colui che profetizzò la malattia e il conseguente arresto di Matteo Messina Denaro. In particolare va in onda un’intervsta a Luigi Li Gotti, ex avvocato di Giovanni Brusca, Tommaso Buscetta e Gaspare Mutolo: “Sulle dichiarazioni di Baiardo dello scorso novembre dico che non mi è parsa una profezia, ma una conoscenza. Nella seconda intervista Baiardo aggiunge che l’urgenza si spiegava perché stava per accadere l’arresto. La lettura potrebbe essere quella che c’era bisogno, attesa l’estrema difficoltà o impossibilità di una comunicazione diretta con Messina Denaro, di uno strumento diverso, anche televisivo, per comunicare a Messina Denaro che il cerchio si stava stringendo”.

 

 

“Baiardo a nome di chi parla?” la domanda rivolta al legale, che risponde senza esitazioni: “Dei Graviano. Non ci sono dubbi. Non so da chi lo avevano appreso dell’arresto, da qualche vertice importante che è stato sempre un fiancheggiatore sì. Il mezzo televisivo è stato lo strumento per comunicare qualcosa. Messina Denaro - sottolinea Li Gotti - potrebbe avere non colto pienamente questo segnale, averlo sottovalutato, oppure si potrebbe essere verificata in lui una sorta di resa interiore. La grave malattia lo avrebbe reso fatalista, debole”. L’ultima domanda riguarda le dichiarazioni di Baiardo su Giletti: “Lei sta rischiando moltissimo, che lettura dà?”. “È una minaccia, significa dire a Giletti ‘Tu di questa vicenda non te ne devi più occupare’. Non è un avvertimento in codice, è una minaccia diretta, chi ne capisce ritiene che quella sia una vera e propria minaccia”, l’analisi conclusiva dell’avvocato.

 

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