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L'aria che tira, Vauro si alza e se ne va: "fascista", "cogl...", insulti con Roncone

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Aria tesa a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7. Molto dipende da Vauro Senesi, vignettista e autore satirico idolo della sinistra militante e come noto fortemente critico con l'invio di armi all'Ucraina. Si parte dal commentare il video-messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che sarà trasmesso durante la serata finale del Festival di Sanremo, con Vauro che potrebbe partecipare a un corteo pacifista contro la Rai. Ma la situazione sfugge presto di mano: il vignettista del Fatto afferma che Zelensky è un "criminale" perché nel Donbass ha bombardato il suo stesso popolo, sostiene Vauro in riferimento al conflitto interno che ha preceduto l'invasione russa dell'Ucraina. Poi attacca anche i giornalisti italiani premiati con onorificenze al merito dal presidente ucraino, definiti tutti "propagandisti" di Kiev. 

Gli ospiti in studio ribattono con fermezza alle argomentazioni di Vauro, ma a far arrabbiare l'autore satirico toscano è il giornalista del Corriere della sera Fabrizio Roncone: "Sono in profondo imbarazzo non tanto per le insolenze rivolte ai giornalisti...". Neanche il tempo di finire la frase e Vauro si alza dalla sedia: "Me ne vado, così non senti più insolenze" afferma con Myrta Merlino che prova a calmarlo: "Sta dicendo la sua opinione come tu hai detto la tua". 

Il tentativo di pacificazione di scontra con la frase incendiaria di Roncone: "Ma sarà che sei un po' fascista?", dice al "sinistrissimo" Vauro. "Ma sarà che è un po' co***ne questo?" è la replica fulminea e piuttosto scontata del vignettista al quale non resta che concludere come un'uscita teatrale. 

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