i sostituti

Papa Francesco, “dimissioni imminenti”. Sfida tra due cardinali per la sostituzione

Il Vaticano è stato sconvolto dal decesso di Papa Ratzinger, una novità che ha scatenato un vero e proprio terremoto e tocca da vicino anche Papa Francesco. In particolare si fa sempre più insistente la voce di dimissioni da parte di Jorge Bergoglio. Come riferisce Affari Italiani “la possibilità concreta che Bergoglio si dimetta non sono peregrine né possono essere ormai più attribuite all’eterno gossip vaticano. Il Papa è anziano e ammalato, tempo fa da detto che occorre che tutti gli incarichi nella Chiesa siano limitati temporalmente proprio per evitare l’’effetto Wojtyla’ e cioè quell’immagine straziante di un Papa curvato sotto il suo stesso peso e sotto il peso degli anni. Il Papa si muove come se volesse mettere in ordine e riannodare i fili staccati in vista di un successore”.

 

 

Negli scorsi giorni Francesco ha prima incontrato monsignor Georg, poi molti politici, tra cui Giorgia Meloni. Ed in seguito ha dato l’input per la riapertura del caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Sono stati infine segnalati diversi movimenti all’interno della Curia romana. Il sito ricorda che lo stesso Bergoglio non ha escluso di potersi ritirare a San Giovanni in Laterano o in una piccola diocesi della periferia di Roma. Un ennesimo segnale è arrivato dalle parole pronunciate durante l’Angelus: “Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Farsi da parte, imparare a congedarsi, ho fatto questa missione, e lascio il posto al Signore”.

 

 

Per la sua sostituzione ci sono due fronti che si stanno scontrando: da una parte c’è Matteo Maria Zuppi, numero uno della Cei, e Pietro Parolin. Si profila quindi una sfida tutta italiana per il futuro della Chiesa, con il primo, più progressista, che in particolare gode della fiducia di Papa Francesco, che preferirebbe tale soluzione rispetto ad una candidatura di un cardinale più conservatore come Parolin.