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Qatargate, Floris avvisa il Pd: "Visto come partito del potere, la prova definitiva"

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A "Otto e mezzo" tiene banco lo scandalo Qatargate nel corso della puntata di venerdì 16 dicembre. La conduttrice di La7 Lilli Gruber chiede all'ospite in studio, il collega Giovanni Floris, cosa pensi dell'inchiesta per corruzione che ha travolto Bruxelles e sta imbarazzando la sinistra italiana. Il conduttore di "diMartedì" parte con il ragionamento filosofico: "Parte del Pd ha pensato che bastasse puntare il dito contro chi era malmesso nel rapporto con le regole. No. Ci sono i ladri anche a sinistra, perché ladro è l'essere umano: non è la destra o la sinistra"

Ma è evidente quanto questo scandalo riguardi da vicini i dem al punto che oggi il Pd sceglie la linea dura e sospende Andrea Cozzolino. L'europarlamentare dem non è indagato e si è dichiarato "estraneo ai fatti", ma il suo nome è stato tirato in ballo da Francesco Giorgi, al centro del Qatargate. "Il Pd viene visto come il partito del potere. Fa bene a reagire in maniera molto netta, poi può assistere il loro europarlamentare dal punto di visto giudiziario ma questa politicamente è una partita decisiva per il Partito democratico Questa rischia di essere la prova definitiva per il Pd - evidenzia Floris - quindi fa bene ad affrontarla in maniera dura e netta".

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