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Massimo Ferrero non svaluta la Sampdoria nonostante perdite per 25 milioni

Andrea Giacobino
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La pesante perdita di 24,4 milioni di euro segnata nel 2021 dalla Uc Sampdoria non impatta i numeri di Sport Spettacolo Holding (Ssh), la cassaforte che Massimo Ferrero, effervescente patron della squadra ligure, controlla attraverso il suo Rosan Trust. Il bilancio 2021 di Ssh, infatti, s'è chiuso con un utile di 104mila euro rispetto a quello di 465mila euro del precedente esercizio e nell'attivo di 68,6 milioni la quota del 99,96% nella Uc Sampdoria è rimasta iscritta a 40,6 milioni. L'assenza di svalutazione è spiegata alla luce delle trattative del calciomercato, attualmente in corso, che potranno far emergere plusvalenze nel bilancio di quest'anno del team perché i valori di mercato della rosa di Ferrero «sono mediamente - si legge nella relazione sulla gestione - superiori a quelli di iscrizione in bilancio».

 

 

Ssh, che nel 2011 fa ha siglato un contratto di lease-back sul marchio Sampdoria con Intesa Sanpaolo (contratto che scadrà l'anno prossimo), ha chiesto e ottenuto dalla banca la sospensione dei 4 canoni relativi agli esercizi 2020 e 2021: dalla cessione del marchio il bilancio è stato impattato lo scorso anno per una quota di plusvalenza pari a 1,1 milioni. A sua volta Ssh ha in essere un contratto per la licenza d'uso dello stesso marchio con la squadra controllata, che ne è quindi concessionaria. La società presenta un patrimonio netto di 41,4 milioni a fronte di debiti per 30,1 milioni. Dopo la chiusura dell'esercizio non sono stare pagate le rate del leasing in scadenza a fine febbraio e fine maggio scorsi, facendo escutere parzialmente il pegno a Intesa Sanpaolo: ciò «per consentire alla controllata Uc Sampdoria - si legge nella nota integrativa - di disporre di maggiori risorse necessarie per far fronte all'iscrizione al campionato di calcio».

 

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