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Otto e mezzo, lo sfogo di Prodi dalla Gruber: "Gli errori di Letta"

Giada Oricchio
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Romano Prodi mette a nudo i limiti del Partito democratico e del suo segretario Enrico Letta. A “Otto e Mezzo”, il talk politico del preserale di LA7, mercoledì 21 settembre, la conduttrice Lilli Gruber e la giornalista Lina Palmerini hanno chiesto al “Professore” un giudizio sul Pd (è stato presidente del comitato nazionale) e sulla sua vocazione, dimostrata anche dalla errata campagna elettorale di Enrico Letta, a farsi del male da solo. Secondo Prodi, è ingiusto imputare al segretario dem l’accordo saltato con Azione di Carlo Calenda (“chiunque si sarebbe fidato di un patto scritto e firmato”), mentre diversa è la rottura con il M5s: “Con la caduta del governo Draghi c’è stata una frattura nettissima. Ci vuole tempo per sanare le ferite e la campagna elettorale è stata troppo breve. Io avevo divisioni simili, ma ho avuto il tempo di intervenire e mettere a posto”.

E gli errori di Letta? Il due volte ex presidente del Consiglio ha osservato: “La critica che si fa a Enrico Letta è che è un professore, come se fosse un difetto, come se per governare l’Italia ci volesse un ignorante. Il problema di Letta in questa campagna elettorale è che analizza, parla, convince, ma siamo in un momento di assoluta emotività e può sembrare debolezza. Con la massima sincerità dico che se non partiamo subito con un congresso, il Pd non si ricostruirà mai. Sostituire sempre il leader non serve. Un partito che non fa appello a centinaia di migliaia o milioni di persone non è un partito”.

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