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Alessandro Sallusti demolisce la sinistra: “Armata Brancaleone e ossessione per Meloni premier”

"Il Pd schiera i servizi segreti, dossier farlocchi contro Matteo Salvini”. È questo il titolo in prima pagina nell’edizione del 29 luglio di Libero, che approfondisce la storia del presunto scoop de La Stampa sulla Lega e i legami con la Russia durante la crisi di governo che è culminata con le dimissioni di Mario Draghi. Della questione se ne occupa il direttore del quotidiano, Alessandro Sallusti, in un editoriale: “La possibilità che il Paese a settembre abbia un governo di centrodestra a guida Giorgia Meloni sta diventando una ossessione per la quasi totalità della stampa e dell'informazione televisiva. Siccome le parole pare non bastino più si va a ravanare nel bidone della spazzatura dei servizi segreti e si impacchettano rifiuti, l'ultimo la patacca sulla Lega e Vladimir Putin, per rivenderli come notizie. Il tutto per confondere le acque e alzare una cortina fumogena che copra l'assoluto caos che regna dentro la sinistra”.

 

 

“Ne vedremo e leggeremo di ogni quando invece - sottolinea ancora Sallusti - sarebbe molto più interessante portare alla luce odi, ricatti e divisioni all'interno, per dirla come Achille Occhetto nelle elezioni del 1994, della ‘gioiosa macchina da guerra’ che doveva allora e dovrebbe oggi spezzare le reni al centrodestra. La realtà celata è che lo schieramento di sinistra è sì un'armata ma Brancaleone, tipo quella di Occhetto”.

 

 

Sallusti, ricordando che Draghi non si vuole candidare per la sinistra e che Carlo Calenda non trova un accordo con il Pd, conclude così il suo articolo: “Non una delle tessere del mosaico progressista si trova al posto giusto ed è quindi impensabile che alla fine si componga un quadro presentabile. Ora, non è che nel centrodestra sia in corso una luna di miele, i tre soci marceranno, come del resto è ovvio e giusto che sia, divisi nella forma ma uniti nella sostanza”.