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Crisi di governo, Massimo Cacciari svela il piano di Mattarella: cosa sa il professore

Giada Oricchio
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Come finirà la crisi di governo? Sfocerà in un Draghi bis, in elezioni anticipate in autunno o in un altro esecutivo tecnico? Il filosofo Massimo Cacciari è sicuro che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non trascinerà l’Italia al voto con la crisi economica, finanziaria, energetica, sanitaria e alimentare in corso.

In un’intervista al quotidiano La Stampa, l’ex sindaco di Venezia ha dichiarato: “Draghi, e mi scuso per il francesismo, dice che si è rotto i coglioni? Può essere. Oppure può essere che voglia un chiarimento definitivo”. In caso di dimissioni definitive di Draghi, Cacciari vede Giuliano Amato, attuale presidente della Consulta, come il giusto traghettatore fino a nuove elezioni: “Sono preoccupato per i risparmi degli italiani. Se viene un governo che non ha sufficienti rapporti con l’Unione Europea il paese va in default. E tutto questo per Conte? Forza, non prendiamoci per i fondelli. Le disuguaglianze continuano a moltiplicarsi. Con la recessione e l’inflazione al 10% qualcosa, e qualcuno, è destinato a venire fuori. Stiamo andando verso una situazione di drammatici disordini sociali”.

Lo scrittore e storico crede ci sia spazio per la nascita di una nuova forza politica che intercetti il malessere del Paese come 5 anni fa fece il M5s ormai liquefatto: “Un italiano su due non va più a votare. E che tra questi la metà non arriva alla fine del mese. Eppure qui si va avanti con il reddito di cittadinanza e i bonus. Magari con quelli per la casa. Vedo un leader modello Mélanchon che si occupi della marea dei non rappresentati, può valere il 25-30% dei voti”. Individuata la figura, qual è il nome? “Non lo vedo ora. Ma sono gli eventi a fare i nomi, non i nomi gli eventi” ha concluso Cacciari.

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