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L'Aria Che Tira, "che prezzo pagherà Zelensky". David Parenzo esplode contro il direttore Tarquinio: "Non rompa le pa**e"

Giada Oricchio
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Urla e crisi di nervi tra David Parenzo e Marco Tarquinio a "L’Aria che Tira", il talk mattutino di LA7, sulla guerra in Ucraina e sull’opportunità di armare o no il popolo del presidente Volodymyr Zelensky. Il direttore del quotidiano Avvenire è partito dalla considerazione che al di là di ogni retorica questo conflitto terminerà sicuramente con una spartizione territoriale dell’Ucraina e ha sostenuto che il vero scandalo è il massacro continuo del popolo ucraino: “La gente non ne può più di questa guerra, non qui in Italia, ma lì, in Ucraina. Raccoglieremo i cocci di una carneficina indecente, propiziata con il fallimento di tutti gli interventi della diplomazia. Si fanno passare gli ucraini per eroi, in realtà è fare la guerra con la pelle degli altri. E’ una vergogna”.

L’analisi è stata definita senza mezzi termini “roba da pazzi” dal giornalista David Parenzo: “Come si fa ad accettare che un paese sovrano ceda un pezzo di terra, si accontenti e non rompa le pa**e. Ma come si fa?!”. Il conduttore di In Onda ha messo il focus su un aspetto: se si accetta che la Russia possa invadere liberamente un altro territorio, potrebbe accadere ancora. “La carneficina la sta facendo Putin, rimettiamo a posto le cose” ha detto Parenzo immediatamente rintuzzato da Tarquinio: “La stanno facendo i russi e gli ucraini, tutti e due”.

L’affermazione ha suscitato l’ira del giornalista: “Gli ucraini si stanno difendendo da un’aggressione! Sono stati invasi con i carri armati! Ma sulla base di qual principio devono accettare di diventare come la Corea? A 104 giorni di guerra stiamo ancora a discutere di questo? Altro che i quattro scalzacani della propaganda putiniana! Se non ci fosse stata la resistenza, Kiev sarebbe già russa”.

Il direttore di Avvenire ha scosso la testa bocciando la visione da Risiko con buoni e cattivi: “Sono stufo di chi mi viene a spiegare come va il mondo. Non sono idiota! Sto dicendo che chi lavora per una guerra senza quartiere sta spaccando l’Ucraina e Zelensky pagherà il prezzo della sua retorica perché dovrà fare un accordo e sarà fatto fuori dai suoi. Voglio un mondo senza carri armati”.

Nessun punto di incontro: Parenzo ha concluso urlando che un conto sono le guerre di difesa e un conto quelle di conquista e allargando sconsolato le braccia davanti all'idea velleitaria di Tarquinio che gli ucraini, guidati da un presidente all'altezza, avrebbero potuto portare avanti una resistenza senza l'uso delle armi bensì con la disobbedienza civile.

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