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Otto e mezzo, il dubbio di Lucio Caracciolo sulla giravolta di Zelensky: "Perché detto che la Crimea è russa"

Giada Oricchio
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Volodymyr Zelensky cede la Crimea ai russi in cambio di un negoziato serio? Potrebbe essere stato un lapsus. A Otto e Mezzo, il talk politico di LA7, venerdì 6 maggio, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, avanza il sospetto che il presidente ucraino possa aver commesso un errore di comunicazione.

Sollecitato dalla conduttrice Lilli Gruber, Caracciolo ha osservato che Zelensky ha parlato molto di vittoria negli ultimi giorni e sta cercando di definirla: “Quando dice che la Crimea è russa non è cosa da nulla, anche quando dice che l’Ucraina accetta una forma di neutralità garantita è pari a zero”. L’ipotesi è che stia facendo capire al suo popolo che il successo ci sarà, ma non sarà totale: saranno necessarie delle concessioni alla Federazione russa.

“Tuttavia il Donbass non lo vogliono cedere e quindi dovranno combattere per riprenderselo” ha aggiunto il direttore facendo notare che il Cremlino ha risposto picche pretendendo tutto il Sud che leverebbe all’Ucraina lo sbocco al mare rendendola una nazione senza possibilità di vita. Ed ecco il dubbio dell’esperto di geopolitica: “Sono discorsi che si fanno per le opinioni pubbliche. Certo è che adesso è difficile per Zelensky dire che la Crimea è della Russia dopo aver sempre detto il contrario. Posso dire? Forse gli è sfuggito”.

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